In barba alle chiusure statunitensi di Beverly Hills, Dallas, Las Vegas e Boston, alle recensioni non proprio lusinghiere e alle periodiche polemiche sui prezzi, Salt Bae non molla e, dopo una lunga gestazione, sbarca in Italia, e la sua prima insegna inaugurerà a brveve a Milano.
La notizia, che era nell’aria da tempo dopo voci su possibili aperture a Roma e Napoli, è stata confermata dallo stesso imprenditore turco, come di consueto a mezzo social.
Nusr-Et Milano è in arrivo
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La sede milanese di Nusr-Et sorgerà all’interno di Casa Brera, un esclusivo hotel situato nel cuore della città, a pochi passi dal Teatro alla Scala e dal Duomo. L’albergo è parte della Luxury Collection del gruppo Marriott e si trova in uno storico palazzo del Novecento recentemente restaurato con interni progettati da Patricia Urquiola.
L’annuncio, condiviso con i suoi 52 milioni di follower, è l’ultimo tassello di una strategia mediatica sapientemente orchestrata, come era lecito aspettarsi dal personaggio.
Gökçe aveva prima pubblicato un video davanti al Duomo con un semplice “Ciao Milano!” e poi un post che lo ritrae mentre firma il contratto con Giuseppe Statuto, proprietario dell’immobile. E sempre su Instagram, la notizia ha suscitato le reazioni di un’ondata di vip, che nei commenti hanno lasciato entusiasti messaggi di auguri, come José Mourinho, Hakan Calhanoglu, Kakà, Luis Figo e Conor McGregor.
Tuttavia, non mancano alcuni dettagli da chiarire: il gruppo Marriott, gestore dell’hotel, ha precisato che al momento “nessun contratto con altri chef è stato finalizzato”, anche se Salt Bae sembra ormai aver dato l’ufficialità alla notizia.
Casa Brera ospita già un’offerta ristorativa di alto profilo, con la consulenza di chef come Haruo Ichikawa, storico chef di IYO e ora solista nel ristorante che porta il suo nome, e Andrea Berton, che si è occupato di Casa Brera Living, Etereo e Scena: proprio quest’ultima insegna sembra sparita dal sito dell’hotel, che sia la location prescelta per Nusr-et Milano?
Ormai manca davvero pochissimo e potremo “goderci” lo spettacolo dei conti stellari, degli hamburger discutibili e delle bistecche dorate anche in Italia: come risponderà il pubblico meneghino?