Il tappo a vite fa imbestialire il popolo de L’Eredità

Una recente ghigliottina a L'Eredità è stata considerata impossibile: il tappo a vite nel mercato italiano resta un tabù?

Il tappo a vite fa imbestialire il popolo de L’Eredità

Certo, dopo che la risposta della “ghigliottina” -il gioco finale de L’eredità su Rai1- è svelata, diventiamo tutti esperti di giochi e raffinati intellettuali, ma la soluzione del gioco della puntata del 14 febbraio ha suscitato diverse rimostranze sul web, essendo considerata praticamente impossibile: eppure, se di fronte a Marco Liorni ci fosse stato un appassionato gourmet, un foodie o un appassionato di vino, costui si sarebbe potuto accaparrare il montepremi che, per la cronaca, partiva da 160mila euro per poi arrivare a 80mila dopo il “taglio”.

La ghigliottina

tappo a vite eredita vincenzo

Il campione di puntata Vincenzo si era ritrovato a dover trovare la parola che accomunasse “carciofi”, “sapere”, “naso”, “diritto” e “vite”, e la soluzione “tappo” ha fatto insorgere il popolo del web. Se “sapere di tappo” o “naso tappato”, sono sicuramente espressioni più che diffuse, già a “diritto di tappo” si rientra già in un ambito meno popolare: non tutti si ritrovano con qualche bella bottiglia da condividere (e sottolineo bella, se vi portate il vino è bene che sulla carta non ci sia nulla che ci si avvicini), magari in un bel ristorante che cucini piatti abbinati, facendo comunque pagare il servizio di sommellerie.

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Tappi misteriosi

tappo a vite

Sul carciofo era più una questione territoriale, ma un goloso preparato doveva saperlo: il “carciofo tappato” è una specialità siciliana, in cui il tappo è fatto di uovo, pangrattato e caciocavallo, poi cotti in sugo di pomodoro. Ma è stata forse l’atavica diffidenza italiana nei confronti del tappo a vite a precludere la vittoria al buon Vincenzo; se nel resto del mondo il 40% delle bottiglie è chiuso con lo “screw cap” e decenni di studi e sperimentazioni ne certificano l’efficienza e l’assenza di controindicazioni, la percentuale cala vertiginosamente dalle nostre parti, e molti applicano questa chiusura esclusivamente per il mercato estero, non sia mai che giri qualche bottiglia anche in Italia.