India: la protesta degli agricoltori si è trasformata in uno sciopero della fame

Proseguono e preoccupano le proteste di decine di migliaia di agricoltori indiani contro le riforme agricole che aprirebbero al libero mercato.

India: la protesta degli agricoltori si è trasformata in uno sciopero della fame

Prosegue (e si trasforma in uno sciopero della fame) la protesta degli agricoltori indiani contro le riforme del governo che permetterebbero una maggiore liberalizzazione del mercato, danneggiandoli.

Le leggi messe in discussione allentano infatti le regole sulla vendita, il prezzo e lo stoccaggio dei prodotti agricoli che hanno protetto per decenni gli agricoltori indiani dal libero mercato. Il primo ministro indiano Narendra Mod ha difeso le riforme ma le leggi sono state paragonate a una “condanna a morte” da parte dei sindacati. La situazione continua a essere tesa, e gli scontri e le proteste diventano sempre più violente e fuori controllo.

Dopo la marcia di migliaia di agricoltori verso Mumbai e gli scontri violenti al Forte Rosso a Delhi (che hanno provocato la morte di un manifestante e il ferimento di dozzine di agenti di polizia), ora i manifestanti stanno organizzando uno sciopero della fame. In decine di migliaia sono accampati alla periferia di Delhi da più di un mese, e i colloqui tra i sindacati e il governo non sono riusciti per ora a sbloccare la situazione.

Il governo, dal canto suo, ha deciso di togliere ai manifestanti internet: sabato infatti, il ministero degli Interni ha sospeso  i servizi di Internet mobile a Singhu, Ghazipur e Tikri, ovvero i distretti in cui si sono riuniti gli agricoltori.

[Fonte: BBC | Ph. pixabay]