Inflazione: il balzo di luglio costerà 564 euro in più solo per la tavola

Il più recente balzo al tasso di inflazione costerà alle famiglie dello Stivale 564 euro in più solamente per la tavola.

Inflazione: il balzo di luglio costerà 564 euro in più solo per la tavola

Il tasso di inflazione cresce ancora una volta: nello specifico, il balzo più recente costerà alle famiglie italiane 564 euro in più solamente per mettere del cibo in tavola – una cortesia dell’aumento dei costi energetici, delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina e, ultimo ma di certo non per gravità, il taglio delle produzioni e dei raccolti determinato dalla morsa della siccità. È quanto emerso dalla più recente analisi redatta da Coldiretti in occasione della diffusione dei nuovi dati Istat sull’inflazione a luglio, che di fatto sottolineano un aumento del 10% per i beni alimentari e le bevande analcoliche – le due particolari categorie che trainano i rincari nel contesto del carrello della spesa.

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Aumentano anche i prezzi della frutta fresca o refrigerata (+8,8%) e dei vegetali freschi o refrigerati (+12,2%), ma di fatto la categoria che più andrà a pesare sui portafogli degli italiani è pane, pasta e riso: in questo caso, l’esborso aggiuntivo – sempre restando alle stime della Coldiretti – è di 115 euro. Seguono poi sul podio carne e salumi che costeranno 98 euro in più rispetto al 2021 e le verdure (+81 euro); e poi ancora latte, formaggi e uova con +71 euro e il pesce con +49 euro.

La lettura proposta dalla Coldiretti per interpretare i rincari in questione punta il dito contro la dipendenza alimentare dall’estero: “Nel 2022 le importazioni di prodotti agroalimentari dell’estero, dal grano per il pane al mais per l’alimentazione degli animali, sono cresciute in valore di quasi un terzo (+29%)” si legge in una nota “aprendo la strada anche al rischio di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza alimentare”.