Cibo spazzatura pubblicizzato da influencer, Youtuber e personalità varie: finalmente qualche Paese inizia ad affrontare il problema, veramente drammatico soprattuto quando il target sono i vulnerabilissimi bambini. È la Spagna, che ha annunciato l’intenzione di vietare a influencer, presentatori televisivi e star dello sport di pubblicizzare cibi e bevande malsane. In base alle proposte, a chiunque sia in grado di influenzare i bambini sarebbe vietato commercializzare cibi o bevande ad alto contenuto di zucchero, sodio, sale o grassi.
“Il divieto vieterebbe le apparizioni nelle comunicazioni commerciali di genitori, educatori, insegnanti, professionisti della televisione per bambini, sportivi, artisti, influencer e persone o personaggi – siano essi reali o di fantasia – che potrebbero, a forza della loro carriera, rappresentare un modello o un esempio per i minori”, ha affermato il ministero spagnolo dei consumatori nella bozza di decreto. È un problema diffuso ovunque: qualche mese fa qui su Dissapore avevamo parlato dei Me contro te, YouTuber seguitissimi nella fascia 3-6 anni, che riempiono i loro video di challenge a base di McDonald’s e altri cibi non proprio sanissimi.
La mossa arriva cinque mesi dopo che il Ministro per i consumatori, Alberto Garzón, ha dichiarato che avrebbe vietato la pubblicità di cibi malsani rivolti ai bambini in TV, online, sui social media e nelle app, nei cinema, sui giornali e alla radio. Il divieto si applicherebbe a prodotti come cioccolato, torte, biscotti, barrette energetiche, succhi, bevande energetiche e gelati. Garzón, un economista che è il coordinatore dell’alleanza Sinistra Unita nel governo di coalizione, ha affermato che le misure sono necessarie per affrontare “il grave problema di salute pubblica dell’obesità infantile“. Garzón, che sta subendo attacchi bipartisan per questa mossa, è lo stesso che ha anche invitato gli spagnoli a consumare meno carne industriale.