Instagram: il post più triste del 2019 promette beneficenza per vendere Champagne

Su Instagram sta facendo discutere il post di TopChampagne.it, che chiude tristemente il 2019 con una campagna promozionale che sfrutta il pretesto della beneficenza per vendere Champagne.

Instagram: il post più triste del 2019 promette beneficenza per vendere Champagne

Polemica di fine anno su Instagram: il post più triste del 2019 promette beneficenza per vendere Champagne. Ci troviamo sul profilo di TopChampagne.it: il post che vedete si fa notare, purtroppo, come campagna promozionale davvero molto discutibile.

In poche parole TopChampagne.it, enoteca online specializzata in cuvèe de prestige, ha pubblicato un post sul social network chiedendo di aiutare “chi è meno fortunato di noi” e, con questo pretesto, ottenere molto più traffico del solito. Si chiedono like, condivisioni, tag, commenti, ma indicando l’associazione senza scopo di lucro alla quale si vorrebbe devolvere denaro, naturalmente. La Onlus che avrà ottnuto più nomination sarà premiata con 1 euro per ogni condivisione, per un massimo di 1.000 euro.

“Invita i tuoi amici a fare lo stesso per sfruttare al massimo il budget messo a disposizione e supportare la tua organizzazione benefica del cuore”, scrive l’e-commerce.

topchampagne

A questo punto, i commenti degli utenti si sono schierati su due fronti. Da una parte c’è chi loda questa iniziativa di beneficenza e ha prontamente eseguito quanto richiesto dal giveaway. Dall’altra parte, però, c’è chi non gradisce la cosa e ci vede del marchio, come si dice. Non tanto per la beneficenza, quanto per la modalità dell’iniziativa, che pare sfruttare la promessa di una donazione per il proprio tornaconto, cercando di raggiungere un engagement maggiore del solito e di vendere più Champagne, soprattuto, con il pretesto della buona azione.

Un utente fa notare, poi, una cosa: “Ma devolvere €1000 senza chiedere condivisioni e senza farsi pubblicità faceva brutto? O lo lasciamo per il 2021?”. Un conto è fare beneficenza, un conto è fare promozione. “Adesso bisogna solo aspettare e vedere quanto tempo ci metterete a scusarvi e a cancellare questo orribile post e relativa iniziativa (condividere? taggare 3 amici? ma davvero?), a capire cioè che una cosa è fare beneficenza e un’altra fare promozione e che riuscire a coniugare le due cose è molto più difficile di quanto sembri”. Il fine non sempre giustifica i mezzi.

I commenti critici poi continuano:

  • “Vi mando io i soldi per comprare qualche follower o qualche like. Volevate vincere il premio come peggior post dell’anno? Ci siete riusciti”
  • “@vomito @sciacallo @lavergogna”
  • “@madonna @cheschifo @chefate #inculoallengagement”