Integratori alimentari, l’Italia è il primo mercato d’Europa con un valore di 3,8 miliardi

Il mercato italiano degli integratori alimentari è il primo d'Europa, con un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro.

Integratori alimentari, l’Italia è il primo mercato d’Europa con un valore di 3,8 miliardi

Pasta, olio extravergine d’oliva o vino? Macché, l’Italia ora è anche il primo mercato in Europa per quanto riguarda gli integratori alimentari, che fanno registrare un valore di 3,8 miliardi di euro, in aumento del 2,9% rispetto al 2019 e del 9,2% rispetto al 2008. Un primato che, stando alle previsioni degli esperti, è destinato a durare almeno fino al 2025.

Si tratta di un tassello – il più significativo, a onor del vero – che compone il mercato dei cibi dietetici, carne sintetica e novel food, ossia quei prodotti “nuovi” che non sono riconosciuti dalla tradizione culinaria tipica e che, una volta autorizzati, possono comparire nella lista dei prodotti alimentari in commercio. Un mercato forte e sano, che solo in Italia vale 4,8 miliardi di euro, e che mostra tutti i segni di una potenziale crescita futura. Non ci siamo messi a dare i numeri: è quanto emerge dal primo report di settore realizzato dagli esperti dell’Area studi Mediobanca, che hanno deciso di indagare la crescita dal presente al 2027 della nutraceutica (nutrizione e farmaceutica).

Restando in tema, gli esperti hanno calcolato che il mercato ha un tasso di crescita del 6,9% su base annua, che porterà il mercato globale a un valore di 745 miliardi entro il 2027. Meritano particolare attenzione il segmento delle proteine alternative a quelle animali, che secondo le stime potrebbero passare dal 2 all’11% del mercato di settore; e quello della carne sintetica, dove le imprese hanno raccolto capitali sei volte superiori a quelli del 2019. Ultimo ma di certo non per importanza, il segmento relativo all’industria degli insetti, per la quale si prevede un aumento del valore fino a 1 miliardo di dollari nel 2023, per poi passare a 4,6 miliardi nel 2027. E i primi segnali sono già qui.