Iran, aumenta il prezzo del pane e scoppiano le proteste: negozi in fiamme

L'aumento dei prezzi del pane in Iran (+300%) ha innescato una serie di proteste in diverse aree del Paese.

Iran, aumenta il prezzo del pane e scoppiano le proteste: negozi in fiamme

Il governo iraniano ha recentemente tagliato i sussidi sulle importazioni di grano che, di conseguenza, hanno fatto schizzare alle stelle i prezzi dei prodotti a base di farina, tra cui il re della tavola – il pane. Un incremento che in alcuni casi ha superato il 300% e dunque innescato una serie di proteste in tutto l’Iran, con i manifestanti che hanno dato alle fiamme alcune attività commerciali nelle città e gli agenti delle forze dell’ordine che si sono visti costretti a intervenire per ristabilire l’ordine pubblico.

incendio

Per mettere una toppa il governo locale ha previsto di offrire, nei prossimi due mesi, una serie di coupon digitali che permettono di acquistare una quantità limitata di pane a prezzi agevolati: una misura che potrebbe non bastare a tamponare i danni dell’inflazione, il cui tasso nel caso dell’Iran è (ufficialmente) vicina al 40%. La protesta più grande si è svolta a Dezful, nella provincia sudoccidentale del Khuzestan, ricca di petrolio, dove circa 300 persone sono state disperse dall’intervento dei militari. Altre 200 persone hanno invece manifestato a a Shahr-e Kord a Chaharmahal e nella provincia di Bakhtiari nell’Iran occidentale.

Occorre sottolineare che il governo locale aveva già percepito l’odore dei disordini: la scorsa settimana i media iraniani hanno segnalato un’interruzione dei servizi di internet, un apparente di fermare l’uso dei social media per organizzare manifestazioni e diffondere video.