Jamie Oliver contro Liz Truss per i pasti gratuiti nelle mense scolastiche

A Jamie Oliver il nuovo primo ministro Liz Truss proprio non piace e si scaglia in una crociata per ottenere pasti gratuiti nelle mense scolastiche.

Jamie Oliver contro Liz Truss per i pasti gratuiti nelle mense scolastiche

Jamie Oliver ha rilasciato un’intervista alla BBC nella quale ha letteralmente dichiarato guerra a Liz Truss: lo chef ce l’ha con il nuovo primo ministro inglese per la questione dei pasti gratuiti nelle mense scolastiche.

Padre di cinque figli, Jamie Oliver si batte per avere la mensa gratuita e ha spiegato che non ha alcuna fiducia in Liz Truss e che, anzi, è una “nave che passa nella notte” che non cambierà mai rotta. Non che Oliver gradisse di più l’ex primo ministro, Boris Johnson: secondo Oliver, Johnson è quasi morto e doveva avere un figlio prima di rivedere il suo punto di vista sui pasti scolastici.

Jamie Oliver, mense

Che, per carità, una battaglia per la mensa gratuita scolastica per le famiglie che non ce la fanno è un conto, ma spero che Oliver non mi venga a dire che la mensa deve essere gratuita per tutti. Sia lui che Boris Johnson non mi sembrano persone che facciano fatica ad arrivare a fine mese e che possano tranquillamente permettersi di pagare la mensa scolastica.

Comunque sia, Oliver ha poi proseguito nella sua invettiva politica, sostenendo che i Tory saranno eliminati alle prossime elezioni soprattutto perché non hanno messo i bambini al primo posto (prego, leggere questa affermazione con il tono di voce di Helen Lovejoy dei Simpson quando dice la sua famosa battuta “Qualcuno pensi ai bambini, per favore!”).

Secondo Oliver i Tory devono farsi un’iniezione di gentilezza. Inoltre ricorda che dopo sei primi ministri e tredici segretari per l’istruzione, nessuno ha mai preso sul serio la questione della salute dei bambini. Lo chef chiede poi che altri 800mila bambini ricevano pasti gratuiti a scuola ampliando la soglia di chi può richiederli (al momento chi ha un reddito annuo non superiore a 7.400 sterline), ma sa già che la leader dei Conservatori farà orecchie da mercante.