Jbs paga il riscatto da 11 milioni di dollari agli hacker russi

Alla fine il colosso della carne Jbs ha ceduto e ha pagato al gruppo hacker 11 milioni di dollari, in bitcoin.

Jbs paga il riscatto da 11 milioni di dollari agli hacker russi

Alla fine Jbs, il più grande rivenditore di carne di maiale al mondo, ha ceduto: il colosso alimentare ha pagato al gruppo di hacker russo il riscatto da 11 milioni di dollari (in bitcoin) per “sbloccare” i server in USA, Canada e Australia.

Il 31 maggio fa l’azienda ha subito un attacco informatico (di tipo ransomware: i file della vittima vengono cifrati e possono tornare alla normalità solo pagando un riscatto agli hacker) che è andato a colpire alcuni server vitali per la produzione negli stabilimenti americani e australiani, il che ha messo in seria difficoltà le consegne di carne di maiale.

Ciò – per un’azienda che ha una quota di mercato vicina al 15% del mercato USA delle carni – significa un enorme danno economico.

“È stata una decisione molto difficile da prendere per la nostra società e per me personalmente – ha detto al Wall Street Journal Andre Nogueira, chef executive della filiale americana – Abbiamo preso questa decisione per evitare ogni potenziale rischio per i nostri clienti”.

Ciononostante l’Fbi porterà avanti l’indagine per portare allo scoperto il gruppo hacker e affidarlo così alla giustizia. Dalle poche informazioni, si sa solo che l’attacco è stato perpetrato dal gruppo russofono chiamato REvil, che negli ultimi mesi si è già reso protagonista di altri importanti attacchi ransomware.

Fonte: Il Sole 24 Ore