La cena di Donald Trump e Kim Jong Un, che si è portato dietro l’assaggiatore (si sa mai)

La cena di Donald Trump e Kim Jong Un, che si è portato dietro l’assaggiatore (si sa mai)

Donald Trump e Kim Jong Un vanno a cena insieme. Fatto storico, dal momento che fino all’anno scorso si insultavano a suon di tweet e di minacce di stampo nucleare. Pace fatta, dunque. I due si fidano ciecamente l’uno dell’altro. Più o meno. Lo sapevate che il leader nord coreano per la cena con il rispettivo americano si è portato dietro un assaggiatore? Prevenire è meglio che piangere un leader morto!

Kim Jong Un è un tipo che ama mangiare. Ama soprattutto una cucina sopraffina, raffinata, di lusso. Non si accontenta di piatti banali. Ma essendo uno dei leader più importanti a livello internazionale, oltre che un bersaglio decisamente sensibile visto il suo vizio di minacciare il mondo con il nucleare, ha un assaggiatore. Il suo staf assaggia prima di lui i piatti, come facevano i nobili di un tempo che temevano di essere fatti fuori con un boccone avvelenato.

Niente di strano, direte voi. Ma in queste ore sta facendo il giro del mondo la notizia che anche durante il summit in Vietnam con il presidente Trump ha mandato in avanscoperta i suoi per verificare che il cibo fosse ok.

Paul Smart è lo chef esecutivo del Sofitel Legend Metropole Hotel di Hanoi: a Cina News Weekly ha raccontato che nell’incontro del 27 febbraio in cucina c’era il personale di entrambi. Lo staff del norcoreano, descritto come misterioso e professionale, ha anche portato dietro una serie di ingredienti come Wagyu, kimchi, foie gras, ginseng e cachi, per la preparazione dei pasti.

Kim ama sperimentare a quanto pare e adora caviale e aragosta. Anche se lo chef ha preferito mantenere inalterato il menu, con un gusto più occidentale per cercare di venire incontro ai gusti di entrambi. Lo chef ha raccontato che Trump ama la carne ben cotta, Kim cruda. E che poco prima di servire i piatti in tavola, lo staff di Kim ha assaggiato ogni singolo piatto. Per sicurezza. Perché è proprio vero: non si sa mai cosa ti puoi ritrovare nel piatto!