La sensazione di déjà vu è giustificabile. Poco più di un anno fa – maggio ’24 – le Poste francesi rilasciavano un francobollo in edizione limitata dedicato alle baguette. Più di una semplice stampa, badate bene: un colpo di dito et voilà, il quadratino di carta avrebbe rilasciato la tipica fragranza del pane. Ora è il turno del croissant.
Burro fuso, pasticceria, sfoglia. Insomma: cambia il protagonista, ma le regole del gioco rimangono intatte. Ancora una volta la firma è quella delle Poste francesi – e di chi, altrimenti? -, che ha rilasciato il primo francobollo al profumo di croissant.
Quanto costa il francobollo al croissant?
La vetrina dei social pullula di dita che sfregano, nasi che si inebriano e facce incredule. Si fa a gomitate per raccontarlo: è romantico e unico. Ci chiediamo, in tutto questo, quanto pruderanno le mani dei collezionisti: dopo il colpo con la baguette ecco la doppietta. Il lancio è avvenuto lo scorso 8 ottobre, in occasione della Giornata mondiale del francobollo, e porta la collaborazione della Confédération Nationale de la Boulangerie Pâtisserie Française.
L’opera è della designer Frédérique Vernillet: il quadratino nostro protagonista vale 2 euro e 10 centesimi e nel proprio corpo ospita alcune microcapsule che, se strofinate a dovere, rilasciano l’aroma caratteristico del croissant au beurre. Divertente e culturalmente impattante, ma potenzialmente letale se sprigionato all’ora di colazione. O di merenda, perché no.
Abbiamo accennato ai collezionisti, ma è bene notare che il francobollo non è solo patrimonio da collezione: lo si può acquistare direttamente dal sito ufficiale di La Poste e lo si può utilizzare anche per le spedizioni internazionali. Vien da chiedersi se conserverà l’aroma anche durante i viaggi più lunghi, o se magari – sfregando contro le altre lettere – non finisca per profumare un intero bottino di missive.
Dominique Anract, presidente della Confederazione dei panettieri, ha spiegato con un certo orgoglio che si tratta de “l’emblema della nostra gastronomia, il preferito da tutti i francesi”. Insomma, bella soddisfazione. Il prossimo lo vedremo al profumo dei rossi di Borgogna?