La soia per biocarburanti finisce nella “lista nera” dell’UE

Una commissione del Parlamento Europeo propone di abbassare il limite sopra il quale la soia per biocarburanti non è considerata sostenibile.

La soia per biocarburanti finisce nella “lista nera” dell’UE

L’Unione Europea è pronta a mettere la soia per biocarburanti nella lista nera delle coltivazioni che fanno male all’ambiente e quindi non vanno incentivate, anzi: è una lista dove c’è anche l’olio di palma, per capirci. La commissione per l’industria del Parlamento europeo ha votato mercoledì (13 luglio). Gli eurodeputati hanno preso la decisione a causa delle preoccupazioni sull’impatto ambientale della coltivazione della soia nei paesi al di fuori dell’Europa, dove è accusata di aver causato la deforestazione.

Circa il 73% della soia utilizzata nella produzione di biodiesel viene attualmente importata dal Sud America. Il parlamento europeo vuole inoltre anticipare l’inizio della data di eliminazione graduale dell’olio di palma e della soia – attualmente fissata al 2030 – non appena la direttiva entrerà in vigore, possibilmente dal prossimo anno.

L’olio di palma e la soia potrebbero non essere più conteggiati nella quota per i biocarburanti di prima generazione non appena la direttiva entrerà in vigore”, ha affermato Markus Pieper, un eurodeputato tedesco che ha guidato la proposta di legge in Parlamento. “Abbiamo escluso la soia perché abbiamo i nostri dubbi sulle condizioni di sostenibilità nei paesi del mondo che la consegnano all’Europa”, ha spiegato il parlamentare appartenente al gruppo di centrodestra in una conferenza stampa.

agricoltura industriale

Le disposizioni concordate dalla Ue includono un aumento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra per il settore dei trasporti del 16% (tre punti percentuali in più rispetto alla proposta originaria della Commissione) e un obiettivo del 45% di energia rinnovabile entro il 2030 (rispetto alla proposta del 40% presentata lo scorso anno). L’emendamento della commissione non è ancora legge, tuttavia, poiché deve essere approvato dal Parlamento europeo al completo prima che possano iniziare i negoziati con gli Stati membri per finalizzare la legge. La votazione del Parlamento si svolgerà durante la sessione plenaria del 12-15 settembre a Strasburgo.

Secondo le norme dell’UE adottate nel 2019, a tutte le materie prime per biocarburanti che superano una determinata soglia di emissioni è vietato contribuire agli obiettivi di energia rinnovabile negli Stati membri dell’UE. Per garantire un divieto de facto della soia, la commissione parlamentare ha votato per abbassare la soglia sopra la quale un raccolto è considerato ad alto rischio di contribuire alla deforestazione all’estero o al cambiamento indiretto dell’uso del suolo.