La Spezia, beve un gin tonic alla guida di un autocarro: multato per 6 mila euro

Fermato in quel di La Spezia mentre sorseggiava un gin tonic alla guida, il nostro protagonista ha risposto: "Me la gioco al tribunale".

La Spezia, beve un gin tonic alla guida di un autocarro: multato per 6 mila euro

Sorseggiare con calma un gin tonic mentre si guida un autocarro: che potrà mai andare storto? Beh, così su due piedi ci vengono in mente almeno un paio di cosette – da una multa bella salata fino alla sospensione della patente di guida. Il protagonista della nostra vicenda, tuttavia, ha dimostrato una spavalderia che non esitiamo a definire “incomprensibile” quando si è trovato ad affrontare gli agenti delle forze dell’ordine: come avrete ormai intuito, l’uomo stava guidando il suo autocarro lungo le vie di La Spezia sorseggiando tranquillamente un bel gin tonic.

Parigi, le camion

Alcuni agenti della Polizia locale, che evidentemente avevano notato qualche movimento sospetto nell’abitacolo, l’hanno prima seguito e poi fermato; e i suoi sospetti hanno trovato innegabile conferma nel momento in cui hanno aperto la portiera del veicolo e si sono trovati investiti da una calda zaffata alcolica. Il Santo Graal, nel frattempo, riposava accanto al sedile; incoronando una staffa montata appositamente per fare alloggiare il bicchiere. Il conducente, dando dimostrazione che il confine tra coraggio e follia è innegabilmente labile, ha rifiutato di sottoporti all’alcol test e sostenendo che “se la sarebbe giocata al processo”. Nulla – nemmeno l’intervento dell’avvocato di fiducia – è servito a convincerlo o a farlo desistere dalla sua decisione.

A onore del vero il nostro protagonista non era certo nuovo a comportamenti di questo genere, ed era una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: denunciato per il reato di rifiuto a sottoporsi a prova con etilometro (guadagnandosi  l’applicazione delle stesse pene che si applicano a coloro che guidano ubriachi nella fascia più grave delle risultanze delle prove con alcoltest), ora rischia una multa di 6000 mila euro, l’arresto fino ad un anno, la sospensione della patente per 2 anni e la decurtazione di 10 punti dalla stessa. Ma nulla da temere – se la giocherà al processo.