Si chiama Ozempic, ma volgarmente è anche noto come “quel farmaco che fa dimagrire”. Si tratta, di fatto, di un farmaco nato per contrastare il diabete di tipo 2, ma che nel corso degli ultimi anni ha più volte guadagnato l’alloro della cronaca per la sua capacità di sopprimere l’appetito e aiutare, di conseguenza, a perdere peso. L’amministrazione Trump – ma non solo, come vedremo – ci vede una risposta all’obesità cronica negli Stati Uniti. Ma come?
Vale la pena sottolineare che il nostro protagonista non fa passare la fame. Cambia, piuttosto, il modo di mangiare: rallenta la digestione, manda al cervello segnali di sazietà. L’industria alimentare a stelle e strisce prende le misure alle conseguenze da più di un anno, e c’è chi si chiede come e se cambierà i connotati del mondo food&beverage e, più in generale, delle abitudini alimentari degli americani. Ma che c’entra Trump?
Farmaci gratuiti per combattere l’obesità
La proposta è semplice, e al momento è articolata in un piano sperimentale per includere i farmaci per la gestione del peso più noti – Ozempic su tutti, come visto; ma anche Wegovy, Mounjaro e Zepbound – tra quelli coperti dai programmi sanitari pubblici Medicaid e Medicare. C’è però chi, anche tra gli uomini di Trump, scuote la testa.
È bene sottolineare che la proposta, come riportato dai colleghi del Washington Post, riprende di fatto un progetto già avviato dall’imministrazione Biden negli ultimi mesi passati alla Casa Bianca. Al momento, e stando a quanto lasciato trapelare fino a ora, l’idea è di un piano di sperimentazione quinquennale – semaforo verde nel 2026 per Medicaid e nell’anno successivo per Medicare – garantendo una gestione indipendente ai singoli Stati.
Questi saranno chiamati a decidere se aderire alla copertura dei farmaci di cui sopra per finalità di “gestione del peso”. La loro popolarità, come accennato, è nota e comprovata; ma i numeri parlano di un costo che si tiene tra i 5 e i 7 mila dollari l’anno. Le sopracciglia alzate, in altre parole, riguardano anche la sostenibilità economica di una loro copertura su vasta scala. E poi – piccolo dettaglio – c’è chi solleva dubbi di natura più salutistica.
Robert Kennedy Jr. è il Segretario della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti d’America, già noto per le sue idee più o meno bislacche sul latte crudo e su un presunto complotto di un “sistema corrotto” che denuncia – gasp! – i noti rischi per la salute derivanti dal suo consumo. Il suo dissenso alla proposta anti-obesità di cui sopra è nitido: sabbe meglio puntare su stili di vita più sani, anziché affidarci ai farmaci. Francamente difficile dargli torto, a questo giro.