Cento per cento: formula comune ed eloquente. Lascia intendere una grandezza completa, intera, che non lascia spazio a contaminazioni. Cincoro è nato sei anni fa, ed è il marchio di tequila di Michael Jordan. Una causa legale lo ha trascinato in tribunale.
Al banco degli imputati siede il claim secondo cui la tequila del marchio in questione sarebbe realizzata con “100% agave”. A muovere l’ago della bilancia tale Nabil Haschemie, residente in Florida, che ha intentato una class action contro la società madre di Cincoro, Cinco Spirits Group, il 27 agosto 2025 presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Distretto Meridionale della California.
La risposta della tequila di MJ
Ad agosto di quest’anno Haschemie ha acquistato una bottiglia di Cincoro Blanco da Total Wine & More. L’acquisto, è bene notarlo, ha fatto seguito a una ricerca online su marchi realizzati al 100% con agave Blue Weber. Il nostro signor H, però, sostiene che un test di laboratorio abbia rivelato la presenza di “quantità significative di etanolo” non provenienti dall’agave di cui sopra.
Insomma – il dado è tratto. Haschemie afferma che se i consumatori fossero a conoscenza della “verità sugli ingredienti”, non comprerebbero una bottiglia o la pagherebbero meno. La vicenda, con le dovute proporzioni, ci ricorda di quanto Burger King è finito in tribunale a causa delle dimensioni dei suoi panini. Ma non divaghiamo.
Il Consejo Regulador del Tequila (CRT), l’organismo di regolamentazione della tequila, impone rigorosi requisiti di documentazione per garantire che il prodotto “non venga adulterato nelle fasi di produzione”. La causa ha citato una dichiarazione di Remberto Galván Cabrera, portavoce del Consiglio Messicano dell’Agave, il quale affermava che “quando i prezzi dell’agave erano alti, le grandi aziende produttrici di tequila iniziarono a mescolare alcol di canna da zucchero ai loro prodotti, che poi vendevano come 100% agave”.
Haschemie, dicevamo, ha dalla sua l’aver commissionato un test di laboratorio di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) per confermare, attraverso l’analisi del rapporto isotopico del carbonio, che la tequila “incriminata” contenesse effettivamente dell’etanolo derivato da fonti vegetali come – l’avrete intuito – la canna da zucchero. I risultati ovviamente cozzano con il claim del “100% agave”.
Il nostro chiede uno stop alle “pratiche pubblicitarie ingannevoli”. Cincoro, da parte sua, si esprime con decisione: i suoi prodotti, si legge in una nota stampa, sono e sono sempre stati realizzati “esclusivamente con agave Blue Weber al 100%. Siamo fermamente convinti dell’integrità del nostro marchio e lo difenderemo con forza anche in tribunale”.