L’accordo nella guerra delle capesante evita la battaglia navale

Nella "guerra della capesante", l’intesa tra Francia e Inghilterra evita la battaglia navale nella Manica

L’accordo nella guerra delle capesante evita la battaglia navale

I pescatori di Francia e Regno Unito hanno trovato un accordo in quello che abbiamo ribattezzato come il grande classico delle risse internazionali: la guerra delle coquille saint-jaques (nome francese delle capesante), cioè il diritto di pescare i pregiati molluschi nel Canale della Manica, in particolare nella Baia della Senna, il tratto di acque internazionali di fronte alle coste francesi.

L’accordo è stato trovato dopo gli scontri tra le imbarcazioni dei due Paesi, che hanno raggiunto il culmine la notte del 27 agosto scorso, quando una quarantina di imbarcazioni francesi avevano lanciato pietre e fumogeni contro cinque pescherecci britannici che pescavano capesante a 12 miglia dalle coste della Normandia.

[Guerra delle capesante tra Francia e Inghilterra: scene da una battaglia navale]

Non è certo la prima volta che i pescatori inglesi e francesi litigano per il diritto di pescare il mollusco nelle acque internazionali. Il problema è che Francia e Inghilterra sono sottoposti a regole diverse. La legge francese autorizza la pesca delle capesante soltanto dal primo ottobre al 15 maggio per consentire ai molluschi di riprodursi e non comprometterne la pesca a lungo termine. Al contrario, l’Inghilterra non impone nessun limite.

Ieri è stato raggiunto un accordo di principio in base al quale, come negli anni scorsi, i pescatori del Regno Unito che usano imbarcazioni più lunghe di 15 metri, rispetteranno il periodo di sospensione delle catture deciso dalle autorità francesi.

Il fatto nuovo è che, come avevano chiesto i rappresentanti dei pescatori francesi, quest’anno il fermo obbligatorio, che inizia a metà maggio e si conclude all’inizio di ottobre, dovrà essere rispettato anche dai pescherecci inglesi di lunghezza inferiore a 15 metri.

[Crediti: France24.com]