Lampedusa: pescano in mare l’hashish buttato da un veliero, scatta l’operazione “fish & drug”

Le forze dell'ordine di Lampedusa hanno avviato un'inchiesta dopo il sequestro di 5 chili di hashish con dei cristalli di sale.

Lampedusa: pescano in mare l’hashish buttato da un veliero, scatta l’operazione “fish & drug”

L’operazione “fish & drugs” ebbe inizio nell’aprile del 2019, quando la Guardia Costiera di Lampedusa si attivò per soccorrere un veliero di passaggio rimasto in panne. L’equipaggio del veliero in questione, tuttavia, non poteva permettere agli agenti delle forze dell’ordine di ficcanasare troppo – motivo per cui, una volta inoltrata la richiesta di soccorso, ha cominciato a gettare in mare le tonnellate di hashish che stava trasportando. Non tutto era perduto, però: alcuni pescherecci, qualche giorno dopo, hanno tentato di recuperare il carico di stupefacenti. Le prime voci sulla vicenda cominciarono a trapelare il mese dopo, maggio 2019, con l’arresto dell’empedoclino Lo Nigro: in quell’occasione il personale in divisa trovò cinque chili di hashish incrostato da cristalli di sale – segno inequivocabile che la droga era stata in mare.

pesca

“Abbiamo accertato che nell’aprile del 2019 un veliero, battente bandiera spagnola, con a bordo due colombiani, originari di Medellìn, erano stati soccorsi dalla Guardia costiera” ha spiegato il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella. “La rotta dei velieri è difficilmente tracciabile perché non hanno obbligo di documentazione particolarmente stringente a bordo, non devono comunicare la rotta e viaggiano sotto i radar. Con l’ausilio del personale della Guardia costiera ci siamo concentrati sui movimenti dei due pescherecci dei Volpe per cercare di capire cosa è avvenuto e individuiamo che i due pescherecci effettuano delle manovre di raccolta con pesca a strascico“. Proprio queste manovre hanno finito per far rizzare le antenne agli agenti: si trattava infatti di un’attività insolita rispetto all’attività di pesca, ma coerente con il recupero di stupefacenti.

“Stupefacente che veniva recuperato quindi con le reti a strascico, imbarcato sui pescherecci e portato a Porto Empedocle per lo smercio” prosegue Vella. “In questa indagine sono stati sequestrati 143 chili di hashish complessivamente, fra terra e mare. I sommozzatori della Guardia costiera hanno recuperato la ‘roba’, in mare, nell’area antistante al porto perché gli indagati erano particolarmente attenti. Non entravano direttamente in porto con la sostanza sui loro pescherecci, ma l’abbandonavano poco fuori per poi recuperarla con imbarcazioni più piccole”.