L’Antartide vieta l’alcol agli scienziati della base americana: troppi casi di aggressioni sessuali

La stazione McMurdo, in Antartica, è stata teatro di numerosi episodi di violenza sessuale: la NSF ha deciso di vietare la vendita di alcol.

L’Antartide vieta l’alcol agli scienziati della base americana: troppi casi di aggressioni sessuali

Alla stazione McMurdo, la più importante base scientifica a stelle e strisce in Antartide, non si potrà più vendere alcol. La decisione è stata presa direttamente dalla National Science Foundation (NSF), che gestisce la base in questione; e no, non si tratta di una misura di stampo proibizionista o draconiana per spingere il personale a concentrarsi sulla ricerca limitando le distrazioni (che d’altro canto, in un continente dove ovunque regna l’arido bianco dei ghiacci di distrazioni potrebbe anche essercene bisogno); ma di un tentativo atto a reprimere “presunti episodi di violenza sessuale”.

Qualche numero, prima di tuffarci nella ciccia di questa (torbidissima) vicenda: la stazione McMurdo si trova sull’Isola di Ross, in Antartide per l’appunto, e può ospitare fino a 1500 residenti per volta. Dati alla mano, si stima che circa il 70% dei residenti in un qualsiasi momento sia di sesso maschile.

Antartide, alcol e aggressioni sessuali: la storia della base McMurdo

alcolici

Faccenda torbida, dicevamo qualche riga fa. La base McMurdo è infatti di recente finita sotto la luce dei riflettori a causa di un rapporto risalente allo scorso mese de The Associated Press, che come avrete ormai intuito raccontava di casi di donne qui impiegate o “residenti” aggredite sessualmente.

L’ultima trovata di Francesco Lollobrigida: abbinare il vino al benessere fisico portandolo negli eventi sportivi L’ultima trovata di Francesco Lollobrigida: abbinare il vino al benessere fisico portandolo negli eventi sportivi

Ancora un poco di contesto – secondo un rapporto del 2022 della National Science Foundation statunitense, che supervisiona il programma antartico di cui fa parte la stazione McMurdo, il 59% delle dipendenti donne ha affermato di essere state molestate o aggredite dai colleghi.

Le restrizioni sulla vendita di alcol, naturalmente, sono dunque un tentativo di porre fine alle aggressioni di questo tipo. Stando a quanto dichiarato, a partire dal primo di ottobre tutti coloro che si trovano alla stazione McMurdo non potranno più acquistare bevande alcoliche nei bar presenti all’interno della struttura.

È bene notare, tuttavia, che i lavoratori della base potranno comunque acquistare la razione alcolica consentita di 18 birre, tre bottiglie di vino da 75 cl o una bottiglia di superalcolico da 75 cl a settimana; e anche portarle all’interno dei due bar principali della stazione – Exposure e Gallagher’s.

Una misura che, a occhio, pare piuttosto grossolana e con ogni probabilità insufficiente (potremmo aprire, a proposito di alcol e aggressioni sessuali, una lunga discussione su responsabilità e responsabilizzazione delle vittime, ché d’altronde è un argomento ancora dolorosamente attuale; ma non ci pare la sede adatta per farlo).

Un parere, quest’ultimo, condiviso anche da alcune delle ricercatrici della base in Antartide. “Sanno benissimo che tutto il razionamento o il rifiuto della vendita di alcolici che ci viene imposto non servirà a nulla” ha spiegato Jennifer Sorensen, vittima di violenza sessuale presso la base McMurdo nel 2015. “L’alcol può ovviamente offuscare i confini del consenso, c’è questo problema in gioco, ma nella stragrande maggioranza dei casi, la violenza sessuale si è verificata anche quando nessuna delle due parti ha consumato alcol, come è stato il mio caso”.