Latte: 6 milioni per contrastare lo spreco causa coronavirus e aiutare gli indigenti

Il ministro delle politiche agricole Bellanova mette sul piatto 6 milioni di euro da destinare all'acquisto di latte UHT da distribuire alle persone indigenti.

Latte: 6 milioni per contrastare lo spreco causa coronavirus e aiutare gli indigenti

Fare di necessità virtù. Questa perlomeno sembra essere l’intenzione che sta alla base della proposta della ministra delle politiche agricole, Teresa Bellanova, che di fronte al concreto rischio di spreco di grandi quantitativi di latte crudo per via dello stop della ristorazione causa coronavirus ha proposto un’iniziativa solidale.

Nello specifico, la Bellanova mette sul piatto 6 milioni di euro da destinare all’acquisto di latte UHT da distribuire alle persone più bisognose. La proposta è giunta dalla ministra al Tavolo indigenti del Ministero e rivolto soprattutto agli enti caritativi.

“Si tratta di un’operazione forte – ha spiegato Bellanova – contro il rischio di spreco alimentare che si sta verificando in queste giornate in conseguenza della diffusione del Coronavirus. Non vogliamo sia buttato nemmeno un litro di latte buono, sicuro e garantito – ha aggiunto – Per questo faccio appello a tutto il Tavolo perché si approvi la misura e per metterla in campo a stretto giro a tutela di allevatori e produttori di latte. Con queste risorse possiamo arrivare a circa 180 mila quintali di latte salvato dallo spreco e destinato ai più bisognosi. Colgo questa occasione per ringraziare anche migliaia di volontari che in queste ore stanno assicurando continuità anche nell’assistenza ai più fragili, insieme alla protezione civile”.

“Continuiamo ad essere in strettissimo contatto con le associazioni e le filiere”, dice la Ministra Teresa Bellanova, “condividendo punto per punto di quanto si rende necessario. L’urgenza che ci muove è duplice: fronteggiare l’emergenza e impedire che questo stato di cose pregiudichi la vita di un settore strategico per il nostro-Paese ed essenziale per i cittadini. Il bene-cibo non può essere messo in discussione. Per questo continuo ad invitare le aziende a mantenere la lealtà nei rapporti di filiera, i consumatori ad acquistare prodotti italiani, e rivolgo anche alla distribuzione un appello in questa direzione. Sostenere la filiera alimentare italiana oggi è inderogabile