Latte: nei bar e ristoranti toscani si servirà solo quello locale

Un accordo di filiera tra Coldiretti e Confcommercio Toscana promuoverà il latte prodotto localmente nei bar e ristoranti della regione.

Latte: nei bar e ristoranti toscani si servirà solo quello locale

Coldiretti e Confcommercio Toscana hanno appena siglato un accordo di filiera “salva stalle” che riguarda il consumo di latte a chilometro zero nei bar e ristoranti del territorio regionale, garantendo così agli allevatori un compenso adeguato a fronte dei recenti aumenti dei costi di produzione. Basterà a fermare i cortei di trattori e camion? Vedremo: nel frattempo, questo rimane di fatto il primo risultato tangibile in seguito alle proteste.

latte

L’accordo è declinato a promuovere le produzioni regionali, severamente penalizzate dai rincari degli ultimi tempi: stando ai dati elaborati da Coldiretti, infatti, si stima che in Toscana una stalla su quattro abbia tirato giù la serranda negli ultimi dieci anni, con la produzione di latte che di conseguenza si è arenata intorno alle 60 mila tonnellate (contro le 80 mila del 2003-2004). Un fenomeno più che comprensibile, se diamo un’occhiata ai prezzi. Un litro di latte sugli scaffali della grande distribuzione, infatti, ha un prezzo medio che oscilla intorno a 1,72€, mentre all’allevatore lo stesso litro viene pagato solamente 37 centesimi (nuovamente, si tratta di rilevazioni effettuate da Coldiretti): il nuovo accordo fornirà promozione e tutela alle stalle rimaste aperte.

“La crisi energetica si affronta solo con la corresponsabilità dell’intera filiera” hanno commentato il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi e di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano “con il primo accordo che assume un valore strategico in un momento di crisi per l’agricoltura e il commercio, causata dal calo dei consumi per il caro bollette e le preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina, ed un effetto a valanga sul sistema agroalimentare e degli acquisti. L’obiettivo condiviso è promuovere la qualità delle produzioni toscane, assicurando la giusta distribuzione del valore all’interno di tutta la filiera”.