I vostri figli non mangiano le verdure? Forse mangeranno le verdure Disney

La Dolo Food Co., insieme alla Disney, ha progettato una nuova e massiccia campagna di marketing: nei supemercati americani saranno distribuiti ortaggi con packaging brandizzato Disney. Un modo nuovo per attrarre sia l'attenzione dei bambini che dei genitori.

I vostri figli non mangiano le verdure? Forse mangeranno le verdure Disney

Dall’America sono in arrivo frutta, verdura e ortaggi griffati Walt Disney. E no, non è uno scherzo.

Dole Food Co., una società di produzione e distribuzione di prodotti freschi nei supermercati degli Stati Uniti, ha da poco annunciato una partnership con la Walt Disney Co.

In tutti gli Stati Uniti verranno distribuiti vegetali associati ai personaggi più famosi dei cartoon: personaggi Marvel, Star Wars e i kolossal della Pixar finiranno dritti sulle confezioni di frutti di bosco, broccoli, cavoli e banane.

Proprio come se fossero delle merendine.

Ma la Disney non è nuova a iniziative del genere. Lo scorso anno, infatti, durante la campagna di promozione del film Star Wars: il risveglio della Forza, ci fu un’invasione di sacchetti di mele con la faccia di Darth Vader o, ancora, quella di Yoda sulle retine di uva.

Il portavoce della Dole Food chiarisce i motivi: “Disney e Dole hanno in comune la missione di alzare la qualità dei prodotti per aiutare le famiglie ad avere uno stile di vita più salutare.”

Nel frattempo, non è ancora chiara l’esatta differenza di prezzo tra i prodotti marcati Walt Disney e quelli nei classici packaging da supermercato.

La campagna si rivolge, sorniona, ai bambini, ma ammicca, con fare complice, ai genitori. Sulle etichette, poi, ci saranno più informazioni nutrizionali; molto simili, queste, ai “no sugar addicted” dei prodotti confezionati.

Dole e Disney fanno bene, perché agiscono su entrambi i fronti” — dice Rob Frankel, un esperto di marketing interpellato a tal proposito.

I bambini sono felici perché comprano qualcosa su cui svetta il loro personaggio animato preferito.

E le mamme? Anche, perché acquistano qualcosa che fa bene alla salute dei figli.

[Crediti | LA Times]