L’educazione alimentare va insegnata a scuola: firmerete l’appello di Slow Food?

L'appello chiede ufficialmente al governo di inserire Educazione alimentare come materia obbligatoria nella scuole. Ecco le ragioni di Slow Food e Unisig.

L’educazione alimentare va insegnata a scuola: firmerete l’appello di Slow Food?

Slow Food Italia e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo lanciano lanciano l’appello per l’educazione alimentare, con lo scopo di chiedere al governo di inserire l’educazione alimentare come materia obbligatoria nel programma scolastico di ogni ordine e grado. Insieme alle Comunità Laudato si’, e con promotori quali Università degli studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino, il progetto si inserisce nel Ventennale di Pollenzo: dal 29 maggio al 3 giugno 2024, infatti, il borgo si animerà per sensibilizzare il rapporto con il cibo, tra cultura, sostenibilità, educazione.

Il programma è ricco ed è anche molto accorato: “Col cibo si educa, col cibo si cambia” è il mantra scelto per l’iniziativa, che vede Unisig e i suoi studenti come parte attiva, tra conferenze e dibattiti a tema.

L’appello per l’educazione alimentare a scuola

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Che vogliate o no aspettare la settimana del Ventennale di Pollenzo per approfondire l’argomento, potete sottoscrivere l’appello già da ora. Ecco le parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: “una campagna ambiziosa volta anche a sensibilizzare ciascuno di noi che solo attraverso la giusta consapevolezza, per mezzo delle scelte quotidiane, sarà possibile cambiare in meglio il futuro che verrà“. Ad accompagnarlo, Barbara Nappini ovvero presidente di Slow Food Italia: “il cibo diventa noi. Questo semplice fatto determina quanto sia vitale istruire, fin da piccoli, un corretto e gioioso dialogo col cibo e una consapevole conoscenza del sistema alimentare. È urgente che fin dalle scuole primarie le bambine ed i bambini ricevano strumenti per fare scelte consapevoli, libere e giuste per loro stessi e per il Pianeta: perché un futuro migliore lo si disegna anche a partire dal cibo“.

Ecco parte del testo dell’appello: “(…) Chiedo dunque al Governo italiano di inserire l’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado e, come individuo, mi impegno a coinvolgere molte altre persone e realtà, perché solo con l’unione si può davvero fare la differenza. Per supportare concretamente la causa e nella convinzione che non basti più avanzare istanze, ma sia necessario anche assumersi delle responsabilità, nel quotidiano mi impegno a scegliere consapevolmente ciò che mangio adottando una dieta sana per il corpo e sostenibile per il pianeta”.

Il ventennale di Pollenzo

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Dal 29 maggio il borgo di Pollenzo sarà attivo per festeggiare il ventesimo compleanno. In programma ci sono convegni, conferenze, workshop, masterclass e talks tenuti da docenti, ricercatori, alumni e studenti UNISG. Il momento chiave di questa sei-giorni è giovedì 30 maggio, con la conferenza inaugurale del Ventennale di Pollenzo sul tema Educazione alimentare e che vedrà partecipare le più importanti aziende dell’agroalimentare italiano, oltre che enti ed istituzioni.