L’UE torna sui suoi passi per quanto riguarda il vino. Dopo che si è parlato per tanto tempo di considerare qualsiasi livello di consumo di alcolici pericoloso per la salute umana (facendo così imbufalire tutto il settore vitivinicolo), ecco che adesso Bruxelles ha deciso di accogliere alcuni emendamenti promossi dai produttori di vino. Il che vuol dire che adesso non è più il consumo di vino a causare danni alla salute umana, ma solo l’abuso.
L’UE e l’infinito balletto sul vino
Con 63 voti a favore, 2 contrari e 5 astenuti ecco che la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha accolto (o si è piegata, questo non è ben chiaro) agli emendamenti richiesti dal mondo del vino. Il risultato della votazione alla fine è stato una sorta di accomodamento, definiamolo così, fra quanto richiesto da chi vuole proteggere la salute e da chi invece il vino lo produce.
Un accordo di comodo, che dà un colpo al cerchio e uno alla botte. Questo vuol dire che adesso non è più il semplice consumo di vino a fare male, bensì è il suo abuso. Dopo un primo momento in cui l’UE sembrava voler osteggiare del tutto il mondo del vino ecco che qualcosa deve avergli fatto cambiare idea.
Che il voto sarebbe stato favorevole ai produttori di vino e al settore vitivinicolo in generale lo si era anticipato dal fatto che un’altra recente decisione dell’UE aveva confermato anche per tutto il 2024 i fondi europei per la promozione delle bevande alcoliche (sia i fondi per la promozione del vino che quelli per la carne erano stati messi in discussione, altra storia vecchia trita e ritrita, salvo poi essere riconfermati).
Adesso, però, è arrivata l’ulteriore conferma del dietrofront improvviso fatto dall’UE con questa decisione che accoglie le richieste dei produttori, ovvero di non considerare il consumo in generale di vino e alcolici come il Male assoluto, ma solo il loro abuso.
Micaela Pallini, presidente di Federvini, ovviamente ha dichiarato di essere soddisfatta dall’esito della votazione. Per loro questo rappresenta un passo importante nel percorso verso una revisione della dichiarazione politica delle Nazioni Unite in merito alle malattie trasmissibili, prevista per l’estate del 2025.
Proprio qualche mese fa, sempre in seno alla commissione Ambiente del Parlamento europeo, era stata formata una sottocommissione per la Sanità Pubblica. Al suo interno fra le prime proposte c’era stata quella di preparare un rapporto sulle malattie non trasmissibili, proposta dal deputato danese Erik Poulsen.
Federvini, proprio a riguardo della relazione presentata da Poulsen e riguardo agli emendamenti votati, ha sottolineato come siano stati coerenti con la dichiarazione politica del 2018 dell’Assemblea delle Nazioni Unite.