A mali estremi, estremi rimedi, e i dazi voluti da Donald Trump continuano ad influenzare i mercati, che non posso fare altro che adeguarsi e reagire individuando gli strumenti necessari.
È il caso della Francia che ha chiesto il sostegno dell’Unione Europea per supportare l’export di prodotti fondamentali per l’economia e la cultura transalpino come vini e distillati, e l’UE si è fatta trovare pronta, autorizzando un piano di aiuti da 5 miliardi di euro, proprio per contrastare le nuove gabelle trumpiane.
Come funziona
Il piano, chiamato Cap Francexport, è basato su un sistema di assicurazioni già esistente, il Bpifrance Assurance Export, che permette ai produttori, di avere una copertura assicurativa statale nel caso in cui le assicurazioni private considerino i mercati di destinazione troppo a rischiosi per problemi -ad esempio- di instabilità economiche o politiche.
La procedura prevede quindi di accettare la richiesta della Francia di includere gli Stati Uniti tra i paesi a rischio per le assicurazioni private, permettendo quindi di attivare questo meccanismo di supporto economico, basandosi sul trattato di Funzionamento dell’Unione europea, che consente agli Stati membri di sostenere attività economiche in determinate condizioni: un’inclusione che durerà due mesi, fino a luglio 2025, permettendo ai vignaioli francesi di esportare i quantitativi di prodotti previsti prima dell’intervento di “The Donald”.
Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva Ue per una Transizione pulita, giusta e competitiva, commenta così: “la Commissione ha risposto rapidamente alla richiesta della Francia di approvare questo regime di riassicurazione delle esportazioni. Data la possibile carenza di crediti all’esportazione verso gli Stati Uniti a livello Ue durante questo periodo, la Commissione applicherà lo stesso approccio a tutti i casi futuri analoghi notificati dagli Stati membri”.
Una dichiarazione che non esclude quindi l’Italia da iniziative analoghe, anche se ancora non è stata avviata nessuna discussione al riguardo.