Lugano: morsa da una zecca ora non può più mangiare carne rossa

Una 36enne non può più mangiare carne rossa in seguito al morso di una zecca che le ha provocato la sindrome di alpha-Gal.

Lugano: morsa da una zecca ora non può più mangiare carne rossa

Un fatto decisamente curioso è accaduto a Lugano, Svizzera. Una 36enne non può più mangiare carne rossa in seguito al morso di una zecca. Ma andiamo con ordine.

Il primo episodio risale alla scorsa Pasqua, quando la ragazza si è sentita male dopo aver mangiato carne alla griglia e una torta con aglio orsino. La donna attribuisce il malore alla presenza di aglio nella torta e al suo problema di colon irritabile. Ma nelle settimane successive il problema si ripresenta.

A quel punto, la ragazza cerca di capire quale potrebbe essere l’alimento che la fa stare male e le provoca forti crampi per ore. Nel frattempo, si sottopone anche ad esami del sangue, ma questi non rilevano nulla di particolare.

Poi, a fine maggio, durante una cena dai genitori, la 36enne si sente nuovamente male dopo aver mangiato una semplice bistecca. A quel punto, presa dalla disperazione, la svizzera si affida a Google e scopre di avere la sindrome alpha-Gal, un’allergia alla carne rossa provocato da morso di zecca:

“Faccio quello che non si dovrebbe fare mai – racconta la 36enne al giornale locale Tio.ch -. Mi affido al web per cercare di capire cosa mi stia capitando. Decido di parlarne con il mio medico. Anche perché, riflettendo, mi torna in mente un episodio verificatosi in aprile. Effettivamente, durante un’escursione in Val Morobbia, mi ero ritrovata con una testa di zecca infilata nel gomito. Probabilmente uccisa mentre mi stava mordendo”.

Successive analisi confermeranno la sindrome, una malattia rarissima in Europa e ancora senza cura. Per il momento la ragazza, su consulto medico, sospenderà il consumo di carne per un anno intero. “Sui vari forum – dichiara la ragazza – ho visto che c’è chi dopo otto anni non è guarito. Ma ci sono anche forme più gravi della mia. Spero di non dover rinunciare per tutta la vita a una buona bistecca o una bella fetta di salame”.

FONTE: TIO.CH