Made in Italy: il Culatello di Zibello e l’olio Toscano protetti dai falsi in Giappone

Buone notizie per il Made in Italy: in Giappone, grazie all'accordo noto come Jefta, saranno protetti dai falsi anche il Culatello di Zibello e l'olio Toscano.

Made in Italy: il Culatello di Zibello e l’olio Toscano protetti dai falsi in Giappone

Il Made in Italy verrà ulteriormente protetto dai falsi in Giappone. Come? Semplice: nel Jefta, l’accordo economico fra Unione Europea e Giappone, saranno aggiunte, da ambo le parti, altre 28 indicazioni geografiche che verranno protette reciprocamente. E nei 28 prodotti europei protetti ci saranno anche il Culatello di Zibello e l’olio Toscano.

Il testo del Jefta, giunto al suo secondo anno di vita, è stato modificato aggiungendo 28 indicazioni geografiche da tutelare. In particolare il Culatello di Zibello e l’olio Toscano vanno ad aggiungersi ai 45 marchi del settore agroalimentare Made in Italy che già fanno parte di questo patto commerciale stipulato fra Bruxelles e Tokyo.

Inoltre la Commissione Europea ha annunciato che questo elenco di Igp e Dop dell’UE dovrebbe arrivare a 55 per parte. Valdis Dombrovskis, vicepresident esecutivo della Commissione Europea, ha spiegato che questo accordo di partenariato economico UE-Giappone è uno di quelli più importanti. E questo perché, insieme, UE e Giappone rappresentano un quarto del Pil mondiale, con un commercio bilaterale che vale circa 170 miliardi di euro l’anno.

Grazie a questo accordo, 28 prodotti agroalimentari di qualità sono ora protetti dalle imitazioni. Inoltre il Jefta permette anche di facilitare il commercio di vini e automobili.

L’aggiornamento di questo accordo commerciale ha anche modificato leggermente la questione del vino: il Giappone, infatti, ha cercato di avvicinare i propri standard a quelli dell’UE, autorizzando sul proprio territorio alcune pratiche enologiche dell’Unione Europea. Questo vuol dire che, in futuro, una maggior quantità di vino europeo potrà arrivare sul suolo nipponico.

In aggiunta sono state semplificate le procedure per richiedere le preferenze tariffarie, il che vuol dire facilitare l’export delle aziende verso il Giappone.