Maiorca, cameriere morto investito dalla polizia: una bottiglia di vodka nella volante?

Ci sono delle testimonianze che non tornano nella vicenda del cameriere italiano morto investito dalla polizia a Maiorca: pare che ci fosse una bottiglia di vodka nella volante.

Maiorca, cameriere morto investito dalla polizia: una bottiglia di vodka nella volante?

Si continua a indagare sulla vicenda di Mario Decandia, il cameriere italiano di Palma di Maiorca morto dopo essere stato investito da una macchina della polizia. Secondo alcuni testimoni, ci sarebbe stata una bottiglia di vodka nella volante.

La tragedia è avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 giugno. Mario Decandia, cameriere presso il ristorante 49 Steps, è morto investito da un’auto della polizia. Insieme a lui c’erano anche altri due amici: sono rimasti gravemente feriti, ma per ora non sembrano essere in pericolo di vita.

Mario Decandia

A fare i primi accertamenti era stata la polizia locale, solo che a seguire il magistrato ha revocato l’incarico in quanto, essendo l’auto responsabile della tragedia appartenente proprio alla polizia locale, non ci sarebbe stata imparzialità nelle indagini. E mentre il comando della polizia locale ha definito queste decisione come “a dir poco sorprendente”, ecco che adesso il caso è nella mani della Guardia Civil, la polizia militare spagnola.

Durante la conferenza stampa, sia il comando della polizia locale che un assessore comunale, hanno garantito che l’agente che guidava il veicolo era negativo all’alcoltest e che l’auto stava andando così veloce perché doveva intervenire in un’emergenza. Solo che già da qui emergono le prime discrepanze. Un testimone inglese, infatti, ha raccontato di aver visto una seconda auto della polizia locale arrivare sul posto dopo l’incidente: in quell’occasione dalla prima auto sarebbe stata portata via una bottiglia di vodka.

Il ragazzo ha deciso di testimoniare quanto aveva visto alla Guardia Civil quando ha notato che nel verbale compilato dagli agenti locali quella bottiglia di vodka non veniva assolutamente menzionata. Successivamente è arrivata la versione della polizia locale: non era una bottiglia di vodka, bensì un thermos. Solo che tutto è ancora da accertare.

Un altro dato che non collima con quanto riferito in conferenza stampa è la questione dell’emergenza. Il giornale locale Diario de Mallorca ha verificato che alla centrale operativa non risultava alcuna richiesta di intervenire in una situazione d’emergenza.

Sulla vicenda stanno lavorando anche due avvocati spagnoli e uno italiano, aiutati dal consolato italiano alle Baleari. Nel frattempo lo zio di Mario, Enea Selis, ha fatto sapere che ci sono tanti punti oscuri in questa vicenda e che loro vogliono sapere la verità. E riferisce che dai verbali è emerso come l’auto della polizia viaggiasse ad altissima velocità in una zona interdetta al traffico, piena zeppa di gente. Anzi: sempre nei verbali è stato scritto che una panchina in cemento armato è stata scagliata a decine di metri di distanza a causa dell’impatto.