Malaga, birrificio nella polemica: “il luppolo è l’antidoto al Coronavirus”

Un birrificio di Malaga, dopo essere stato criticato per la mancanza di mascherine tra i camerieri, finisce nella bufera social per aver suggerito che il Coronavirus non esiste, e detto che basta una buona birra come antidoto.

Malaga, birrificio nella polemica: “il luppolo è l’antidoto al Coronavirus”

Finisce nella bufera social un pub di Malaga, reo di sottovalutare il Coronavirus pubblicamente: oltre ad affermare che non esiste, infatti, il pub suggerisce che l’antidoto giusto per il Covid-19 sia il luppolo. Il post incriminato su Twitter è diventato virale in pochissime ore, e in molti si sono scagliati contro i proprietari del locale.

La questione è iniziata con la risposta del proprietario del birrificio di Malaga a una recensione su Tripadvisor, in cui il locale veniva accusato di non far in alcun modo rispettare le più semplici norme per prevenire il contagio da Coronavirus: niente mascherine trea i dipendenti, nessun distanziamento sociale mantenuto. “Questo mi fa pensare che ovviamente le sedie e i tavoli non vengono disinfettati dopo ogni utilizzo”, aveva scritto l’utente autore della recensione negativa.

Il proprietario, dunque, ha risposto così alla (legittima) critica: “È semplicissimo: non tornare. La mascherina non ti salverà. Il Coronavirus è nella tua testa. È un virus mentale. Questo è l’unico posto libero dal Coronavirus”. E ha rincarato la dose, spingendosi ad affermare che “l’antidoto” al Coronavirus è la “birra belga e / o artigianale”: “Il luppolo è antitumorale e antivirale. Ecco perché bevo birra di qualità e non mi ammalo di Coronavirus”. Successivamente, il titolare ha spiegato che “il birrificio è per persone sane, soprattutto mentalmente”.

E ha concluso: “Sì, posso dire che il coronavirus non esiste. Tutto è manovra politica ”. Ovviamente il post ha suscitato grandissimo sdegno, vista anche la situazione molto difficile che sta affrontando in queste settimane la Spagna, alle prese con un grave incremento dei malati e degli ospedalizzati.

[Fonte: Huffington Post]