Mangia cibo scaduto da un anno per dimostrare che la scadenza è relativa

Mangia cibo scaduto da un anno per dimostrare che la scadenza è relativa

Scott Nash è un papà del Maryland che ha deciso di condurre un particolare esperimento: mangiare cibo scaduto per un anno per dimostrare a tutta la sua famiglia (e non solo a loro) che è possibile farlo, senza avere problemi lievi o gravi alla salute. Ma soprattutto, porre l’attenzione sugli sprechi di cibo.

Per l’uomo, fondatore del MOM’s Organic Market, non facciamo bene la spesa e ci facciamo condizionare troppo da date di scadenza o best before date (che, ricordiamo, sono due diciture differenti), cioè il “da consumare preferibilmente entro“, che ci farebbe buttare via un sacco di cibo inutilmente.

La maggior parte del cibo che buttiamo via è quello che riporta sul pacchetto date di scadenza confuse, secondo lui: con il suo esperimento ha voluto dimostrare che il termine “scadenza” applicato a un prodotto alimentare, è relativo. Alcuni cibi, ovviamente, è bene non mangiarli, perché ci sono prodotti alimentari che vanno davvero a male e possono causare problemi alla salute, ma per altri cibi il discorso è decisamente diverso.

Per un anno intero Scott Nash ha mangiato cibo scaduto, in sostanza. E, indovinate un po’? È ancora vivo e lo ha raccontato a Munchies, senza lesinare sui particolari: ha anche fatto un elenco di tutti i cibi scaduti messi in tavola.

Carne scaduta da qualche settimana, yogurt scaduti da 7, 8 e anche 9 mesi. Sì, avete letto bene: mesi. E ancora, tortillas dell’anno prima. Panna acida scaduta da pochi mesi, un panetto di burro che ha dovuto pulire dalle muffe e anche una lattuga romana richiamata per contaminazione di Escherichia Coli. Ci vuole coraggio.

Sul suo blog, Scott’s Compost Heap, ha raccontato che tutto è iniziato quando ha trovato in fondo al frigo un cartone di yogurt. Scaduto. Erano trascorsi 6 mesi e lui ne ha fatto un frullato. Rimasto illeso, ha deciso di continuare su quella strada.