Massimiliano Scotti si dimette dai Magnifici del Gelato dopo un’intervista con lo YouTuber Fil Grondona

Avete presente il famoso gelatiere Massimiliano Scotti? Ebbene, si è dimesso dai Magnifici del Gelato dopo un'intervista (assai contestata dai colleghi) con lo YouTuber Fil Grondona.

Massimiliano Scotti si dimette dai Magnifici del Gelato dopo un’intervista con lo YouTuber Fil Grondona

Piccola bufera nel mondo dei gelati: Massimiliano Scotti, proprietario di Vero Latte e Miglior gelatiere d’Europa qualche anno fa, ha deciso di dimettersi da i Magnifici del Gelato. E tutto a seguito di un’intervista rilasciata da Scotti allo YouTuber Fil Grondona. Ma cosa è successo?

Massimiliano Scotti si dimette da I Magnifici del Gelato

Massimiliano Scotti, gelatiere

Tutto inizia quando Massimiliano Scotti rilascia un’intervista allo YouTuber Fil Grondona per la sua serie Io.stagista. Ovviamente si è parlato di gelato, solo che alcune opinioni e alcune dichiarazioni di Scotti hanno fatto inalberare gli altri gelatieri, cosa che ha portato Scotti a dare le sue dimissioni dal gruppo. Gruppo che ha prontamente accettato tali dimissioni.

I colleghi di Scotti gli contestano inesattezze, errori e anche di aver fatto disinformazione. Gli esempi sono tanti. Ad un certo punto Grondona chiede a Scotti come si faccia a riconoscere un gelato buono anche quando non si è un addetto ai lavori. Per spiegare la cosa, Scotti parla delle mele grattugiate e della loro ossidazione. Come tutti sappiamo, le mele appena tagliate si ossidano subito diventando scure.

Secondo Scotti, il gelato alla mele non può essere né verde né giallo né bianco, ma dovrebbe essere marroncino scuro in quanto è quello il colore che assumono le mele tagliate appena esposte all’aria.

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Parlando sempre di ossidazioni, ecco che Scotti cita anche la patina bianca che a volte compare sul cioccolato: per lui si tratta di ossidazione anche quella. Solo che gli altri gelatieri gli hanno fatto notare che la patina sul cioccolato non ha nulla a che vedere con l’ossidazione, ma si tratta semplice del burro di cacao che riaffiora, essendo un grasso instabile. E questo succede quando il cioccolato viene tenuto a temperatura non controllata.

Il fatto è che gli altri gelatieri contestano il fatto che queste sono nozioni di base, che tutti i gelatieri dovrebbero conoscere. Come quando Scotti ha parlato di addensanti, definendoli tutti prodotti chimici, quando in realtà ne esistono tanti di naturali che spesso sono usati in gelateria. E anche qui per Scotti gli addensanti verrebbero usati (ovviamente non da lui) per evitare l’ossidazione, solo che a detta dei colleghi anche qui non è così.

Un’altra affermazione che non è piaciuta agli altri gelatieri è quella relativa alla lucentezza del gelato. Per lui è causata dai troppi grassi e zuccheri presente nel prodotto, cosa che per i colleghi non è veritiera.

Dopo aver visto l’intervista, molti colleghi sono intervenuti sulla questione, come per esempio Andrea Zingrillo. Su Instagram ha contestato ogni affermazione di Scotti, spiegando ogni dettaglio tecnico. Per esempio, parlando di frutta che diventa scura, ha sottolineato che basta modificare il pH per evitarlo, semplicemente immergendo le mele in una soluzione di acqua e zucchero.

Molti colleghi hanno parlato del danni potenziali che le inesattezze proferite da Scotti potevano fare al settore. Ed ecco che Scotti, fra l’altro a pochi giorni dall’inizio del Sigep di Rimini, manifestazione fondamentale per il settore del gelato artigianale, ha deciso di dare le dimissioni da I Magnifici del Gelato, gruppo che lui stesso aveva contribuito a fondare. Qualcuno ipotizza che, rendendosi conto del polverone che aveva sollevato, presagendo un’espulsione da parte del direttivo, abbia voluto lui stesso fare la prima mossa.

Successivamente Scotti ha poi voluto spiegare la sua posizione. In un post specifica di non aver dato le dimissioni per quanto detto durante l’intervista e di non credere di aver leso il gruppo o il settore in quanto lui non è una persona poi così importante.

Scotti ribadisce che lui è un uomo di spettacolo, non un gelatiere. Accanto a lui ha gelatieri bravi che lavorano con lui e per lui. Le dimissioni le ha date perché non si sente come gli altri gelatieri, non è che sia meglio o peggio di loro, semplicemente è diverso dagli altri.

Inoltre ha voluto ricordare a tutti che non ha contribuito a fondare I Magnifici solo per una maggior visibilità personale, cosa che ha dimostrato quando è stato invitato da Carlo Cracco e ha deciso di condividere l’invito con gli altri.

In un PS del post, poi, ha ribadito che lui non sa cosa sia un addensante e non conosce i solidi di un gelato, ma questo a lui non importa in quanto ha altre persone che lavorano per lui che sanno queste cose, come succede con tutti gli imprenditori che hanno un team che supporta le loro lacune. Anzi: lui ha paura dei tuttologi in quanto lui conosce benissimo i suoi limiti e le sue doti.

Infine si toglie un sassolino dalla scarpa, domandandosi come abbia fatto, se è così “ignorante in materia”, ad arrivare fino a dove è arrivato oggi. Come mai gente più brava di lui non ci è riuscita? E chiude sostenendo che se il gelato ha avuto così tanta visibilità in televisione e sui mezzi stampa nel corso degli ultimi, è stato solo per merito suo.

Qui potete trovare l’intervista integrale su YouTube di Fil Grondona a Massimiliano Scotti:

E qui, per completezza, vi mettiamo il post de I Magnifici del Gelato dove annunciano la decisione di aver accettato le dimissioni di Massimiliano Scotti. In esso viene spiegato che, a seguito dell’intervista a Filippo Grondona e dopo la presa di posizione della presidenza e del consiglio dei soci fondatori del gruppo in questione, dissentendo dai contenuti espressi nella suddetta intervista, ecco che, dopo aver ricevuto da parte di Massimiliano Scotti le dimissioni verbali, hanno deciso di accettarle:

Magnifici del Gelato