Massimo Bottura: “Non vado in TV, lì la cucina è urla e schiamazzi”

Massimo Bottura: “Non vado in TV, lì la cucina è urla e schiamazzi”

Difficile dare torto a Massimo Bottura, che sostiene di non voler più partecipare ai programmi di cucina in televisione perché i toni, sul piccolo schermo, sono davvero troppo sopra le righe.
D’altronde, come si fa a dar torto a uno degli uomini più influenti del mondo? Anche se non lo fosse, però, noi non possiamo che condividere il disappunto dello chef numero uno al mondo per la deriva trash che spesso e volentieri sa prendere la cucina televisiva, tra scene di pianto incontrollato, piatti lanciati contro il muro ed epici cazziatoni.

Più o meno, è esattamente quello che ha detto lo chef dell’Osteria Francescana ai microfoni de I Lunatici, la trasmissione di Radio Due con Roberto Arduini e Andrea Di Cancio. “Chef, io penso che tutti i programmi di cucina sarebbero pronti a ricoprirla d’oro…”, dicono i due conduttori nell’intervista telefonica notturna con Massimo Bottura, appena uscito dalla sua cucina. Lui risponde sereno ma categorico: “No no, non ci vado! L’ho già detto più volte, non vado in televisione. Io resto qua, nel mio angolino di Modena, sto bene qui, con tutti i miei ragazzi”.
“Ma perché mai?”, incalzano i due conduttori.
Ed è lì che Bottura, come si dice tra i giovani, la tocca piano: “ Perché ho imparato che la televisione ti registra, ti taglia, ti mette in bocca tutto quello che vuole metterti in bocca. Bisogna scendere a compromessi, e poi ci sono dei messaggi fuorvianti: tu vai lì, ti riguardi e non ti riconosci”.
E prosegue: “Deridono le persone, urlano, schiamazzano, ma in realtà non funziona così: la nostra cucina è un luogo dove veramente cucinare è un gesto d’amore, non è un urlo o uno schiamazzo”.

Chissà se la pensano allo stesso modo i suoi colleghi di Masterchef?

[Fonte: Radio 2]