McDonald’s affronterà una causa da 10 miliardi di dollari per discriminazione razziale

A quanto pare McDonald's è stato portato in tribunale dal magnate dei media Byron Allen con una causa da 10 miliardi di dollari. L'accusa è di discriminazione sociale.

McDonald’s affronterà una causa da 10 miliardi di dollari per discriminazione razziale

Nuovi guai legali per McDonald’s: il colosso dei fast food si appresta ad affrontare in tribunale il magnate dei media Byron Allen. Quest’ultimo, infatti, ha citato in causa McDonald’s con l’accusa di discriminazione razziale. E questa causa vale qualcosa come 10 miliardi di dollari.

Praticamente Allen accusa McDonald’s di aver deliberatamente scelto di non fare pubblicità con i media di proprietà dei neri, inclusi dunque gli AMG Entertainment Studios e il Weather Group di proprietà proprio del comico.

tribunale

In realtà la causa è in corso da più di un anno. Allen sostiene che McDonald’s utilizzi meno di 5 milioni di dollari del suo budget pubblicitario televisivo annuo (in totale si parla di 1,6 miliardi di dollari) ai media di proprietà dei neri, nonostante il fatto che i consumatori afroamericani rappresentino circa il 40% dei clienti di McDonald’s negli Stati Uniti.

A dire il vero a dicembre il caso era stato archiviato da giudice Fernando Olguin, ma Allen aveva modificato le accuse e il caso era stato reintegrato. Inoltre la scorsa settimana il giudice ha negato la richiesta di McDonald’s di archiviare nuovamente il caso.

Secondo l’avvocato di McDonald’s, le affermazioni di Allen sono solamente speculative: secondo il fast food, le prove dimostreranno che non c’è stata alcuna discriminazione e che le affermazione degli Entertainment Studios sono infondate.

E pensare che, solo a fine 2021, McDonald’s aveva risolto le accuse di discriminazione razziale intentate da Herb Washington, ex giocatore di baseball professionista.