McDonald’s vince “la battaglia dei maiali”: non li tratterà meglio

McDonald's l'ha spuntata contro Carl Icahn: le scrofe gravide continueranno a restare all'interno delle gabbie.

McDonald’s vince “la battaglia dei maiali”: non li tratterà meglio

Verso la fine di febbraio vi raccontammo di come Carl Icahn, miliardario attivista e investitore di McDonald’s, avesse innescato una sorta di guerra interna al colosso del fast food chiedendo che quest’ultimo smettesse di tenere le scrofe gravide all’interno delle gabbie. Ebbene, al termine della “battaglia del maiali” a ergersi vincitore è proprio la catena statunitense: solo l’1% degli azionisti, infatti, ha deciso di votare a favore delle proposte portate avanti da Icahn.

maiali

Ma facciamo ancora un passo indietro: Carl Icahn, che stando alle sue stesse parole fu ispirato dalla sua stessa figlia – amante degli animali – ad affrontare McDonald’s, era tornato sulla faccenda circa un mese fa pubblicando una lettera: “A questo punto della mia carriera” esordisce il miliardario “considero mia responsabilità impegnarmi in un attivismo costruttivo per aiutare a correggere le evidenti ingiustizie perpetuate da molti consigli di amministrazione inefficaci e team di gestione che guidano le grandi società d’America”. Icahn aveva infatti acquistato azioni (McAzioni?) per un valore totale di circa 50 mila dollari e, nel farlo aveva invitato l’azienda a rispettare la promessa fatta nell’ormai lontano 2012 – e cioè di smantellare le cosiddette “stalle di gestazione”.

McDonald’s ha risposto sottolineando i progressi compiuti in materia negli ultimi 10 anni, e invitando allo stesso tempo gli altri suoi shareholders a respingere le richieste di Icahn poiché un cambiamento di ordine radicale comporterebbe “un onere finanziario insostenibile per i nostri clienti finali”.