Mercati: i commercianti protestano a Torino contro gli ingressi contingentati

Secondo i commercianti torinesi che lavorano nei mercati quella dei supermercati è "concorrenza sleale": per questo hanno protestato davanti alla Prefettura.

Mercati: i commercianti protestano a Torino contro gli ingressi contingentati

I mercati possono finalmente riaprire anche a Torino, ma i commercianti protestano per le condizioni di riapertura. A partire dal 20 di maggio, nei mercati torinesi, potranno riaprire anche gli ambulanti che vendono merci extra-alimentari: un passo importante per il ritorno alla normalità, anche se ancora sono da tenere presente le distanze di sicurezza e, dunque, gli ingressi contingentati.

Ma i commercianti dei mercati torinesi non ci stanno, e protestano davanti alla sede della Prefettura chiedendo lo stop a queste regole che gli fanno perdere migliaia di euro. In fondo, dice il sindacato, i supermercati non hanno tutte queste misure a cui sottostare. “Questo è l’ennesimo smacco ai danni della nostra categoria – dice Giancarlo Nardozzi, presidente del sindacato Goia – I supermercati possono fare il buono e il cattivo tempo pur essendo al chiuso, mentre noi siamo costretti a rimanere recintati nonostante siamo all’aperto: questa è concorrenza sleale legalizzata”.

La protesta di questa mattina ha raccolto circa duecento rappresentanti della categoria, che chiedono misure meno proibitive e vogliono sapere come verranno gestiti contingentamenti e distanze dopo il 20 maggio, quando riapriranno anche i banchi extra – alimentari.

I rappresentanti sono stati ascoltati dalla Prefettura, che si è impegnata a chiedere spiegazioni alla Presidenza del Consiglio sulla questione contingentamenti e ha garantito la massima disponibilità per la risoluzione dei problemi. “Se entro mercoledì non avremo risposte”, fanno sapere i commercianti aderenti alla protesta, “riapriremo a modo nostro”.