Miele, la produzione italiana crolla del 40%: colpa di siccità e maltempo

La produzione del miele italiano è crollata del 40%: Coldiretti punta il dito contro la siccità e l'imperversare del maltempo.

Miele, la produzione italiana crolla del 40%: colpa di siccità e maltempo

Non è un segreto che gli eventi estremi che hanno macchiato il 2022 abbiano travolto l’apicoltura: in più occasioni, infatti, vi abbiamo raccontato di come la morsa crudele della siccità stesse di fatto soffocando gli alveari, compromettendone chiaramente la produzione; e quando la crisi idrica sembrava intenzionate a concedere una tregua ecco che trombe d’aria, nubifragi e grandinate hanno squarciato la speranza disperdendo le api o costringendole ad allungare i voli per trovare un poco di nutrimento. Ebbene, alla luce di quanto appena detto il primo bilancio redatto da Coldiretti sul miele Made in Italy non dovrebbe affatto sorprendere: il raccolto complessivo risulta pressoché dimezzato (-40%) rispetto al potenziale produttivo.

api

Ora, vero che come abbiamo detto si tratta di una notizia che, in modo o in un altro, avremmo dovuto aspettarci, ma è innegabile che trovarsi di fronte a stime così severe costituisca comunque una fonte di acuta preoccupazione: Coldiretti segnala crolli soprattutto nelle Marche (-60%), nel Lazio, Sardegna, Umbria, Abruzzo e Valle d’Aosta (-50%) e soprattutto in Basilicata (-80%); ma di fatto nessuna delle Regioni italiane è sopravvissuta al 2022 senza un taglio produttivo più o meno ingente – in Puglia, addirittura, gli operatori della filiera sono stati costretti ad abbeverare artificialmente le api per non farle morire. Così, clima inclemente da un lato e rincari a materie prime, energia e trasporti dall’altro, gli apicoltori locali si sono trovati a fare i conti con la proverbiale tempesta perfetta: Coldiretti, nel frattempo, suona l’allarme, sottolineando come – alla luce del calo produttivo in questione – siano aumentate notevolmente le importazioni dall’estero (+18% nei primi cinque mesi del 2022).