Milano, astice nel ghiaccio con chele legate: tre mesi di messa alla prova per un ristoratore

Un locale di Milano conservava l'astice su ghiaccio con le chele legate: il ristoratore è stato dunque condannato a lavori socialmente utili.

Milano, astice nel ghiaccio con chele legate: tre mesi di messa alla prova per un ristoratore

Circa tre anni fa un ristorante della periferia Est di Milano fu sorpreso dal Nucleo Guardie Eco-Zoofile Oipa a conservare degli esemplari di astice, ancora in vita, in semplici vaschette di plastiche adagiate su del ghiaccio, con le chele legate. Trattandosi a tutti gli effetti di maltrattamento animale, il titolare del locale è stato imputato e infine “condannato” a tre mesi di messa alla prova in una delle case accoglienza dei City Angels.

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Il caso ebbe origine in seguito alla segnalazione di alcuni avventori, evidentemente rimasti colpiti dalle condizioni in cui gli animali venivano conservati. A onor del vero, va anche sottolineato che il titolare dello stesso ristorante aveva già ricevuto direttive circa la conservazione degli astici dopo che, durante un controllo nei mesi precedenti al caso, erano già emerse alcune irregolarità. In base ai protocolli del Centro di referenza nazionale per il benessere degli animali dell’istituto Zooprofilattico, si evince infatti che le temperature prossime allo zero e le chele legate possono determinare stress e sofferenze ai crostacei in questione.

Inizialmente il PM Sara Arduini aveva chiesto il decreto penale di condanna a un’ammenda di 2 mila euro; la difesa tuttavia si oppose ottenendo invece la messa alla prova con un lavoro socialmente utile. Pertanto, il giudice Massimo Baraldo ha infine dichiarato estinto il reato.