Milano: ecco Kaiseki, il ristorante che prepara sushi con ossobuchi, cotolette e risotti

Milano si prepara ad accogliere Kaiseki - un ristorante di sushi che reimmagina la tradizione culinaria meneghina.

Milano: ecco Kaiseki, il ristorante che prepara sushi con ossobuchi, cotolette e risotti

Ossobuchi, cotoletta, cassoeula, risotto… No, non stiamo elencando il repertorio culinario della nonna di Milano, ma le specialità della tradizione meneghina che Kaiseki, un nuovo ristorante all you can eat che aprirà in via Paolo Sapri, tenterà di declinare attraverso le tecniche della cucina giapponese per ricavare dei coraggiosi – ma interessantissimi – piatti di sushi.

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Il locale aprirà i battenti ufficialmente nella serata di domenica 29 maggio con un evento inaugurale aperto a tutti in cui, tra le ore 18 e le 20, verranno offerti assaggi della selezione ai presenti. Un ottimo modo per godersi un primissimo approccio con questa filosofia culinaria creativa e frizzante, ispirata alla città di Kyoto e Tokyo – da cui ricava l’impronta tradizionale e l’anima internazionale necessaria per la sperimentazione sfrenata – e “contaminata” dalla gastronomia locale. Nel menu spiccano così piatti come “Hosomaki in Isola” e “Big City Life”, due maki al ragù di luganega e porri, uno con gorgonzola e ravanelli all’aceto di riso per equilibrare i sapori con una nota acida, l’altro con uova di salmone, salsa teriyaki ed erba cipollina; o la selezione “Gran Milan”, che si compone di sette piatti volti a omaggiare i quartieri della città meneghina.

“La nostra non intende essere una provocazione” si premura di spiegare Lingjie Wei, 28 anni, titolare di Kaiseki “bensì un vero e proprio omaggio non solo alla città di Milano, ma anche e soprattutto a due popoli, quello giapponese e quello italiano, che hanno in comune un aspetto per noi fondamentale: la capacità di far convivere l’attaccamento alle antiche e numerose tradizioni culinarie legate ai territori e la curiosità di stimolare palato e fantasia contaminando culture gastronomiche lontane”.