Milano: pub chiuso per assembramenti all’esterno, ma i ragazzi avevano comprato l’alcol altrove

A Milano un pub è stato chiuso per assembramenti all'esterno. Peccato che i ragazzi al di fuori del locale avessero comprato l'alcol altrove.

Milano: pub chiuso per assembramenti all’esterno, ma i ragazzi avevano comprato l’alcol altrove

Andiamo a Milano perché qui un pub è stato chiuso per assembramenti all’esterno. Peccato solo che i ragazzi che si affollavano di fronte al locale avessero comprato l’alcol altrove.

Questo caso potrebbe diventare il simbolo di una questione che genera molte discussioni da inizio pandemia: un locale, sia esso un pub o ristorante, può essere considerato responsabile degli assembramenti che si creano in strada di fronte a lui anche quando non sono i suoi clienti ad ammassarsi gli uni sugli altri? A quanto pare per la legge italiana sì.

Il locale di cui vi parliamo oggi è il Vinyl Pub di piazzale Archinto. A raccontare cosa sia accaduto è uno dei gestori, Milena Vio. A MilanoToday ha spiegato cosa sia accaduto lo scorso venerdì 12 marzo, quando Milano era ancora in zona arancione rafforzata.

Il pub, da codice Ateco, può fare solamente servizio di consegna a domicilio, non di asporto. Venerdì scorso i Carabinieri sono arrivati sul posto. Oltre a fare controlli regolari in zona a causa del fatto che è una delle piazze preferite dalla movida, i Carabinieri avevano ricevuto segnalazioni di assembramenti davanti al locale.

Quando le forze dell’ordine sono arrivate, dopo che il pub, accorgendosi dell’assembramento, aveva deciso di volontà propria di abbassare le serrande (così come altri locali della piazza in quanto temevano possibili scontri e danni alle vetrine), ecco che i gestori hanno loro aperto per permettergli di effettuare i controlli del caso.

I Carabinieri si sono accertati che il pub facesse solo consegne a domicilio e così era: sul cellulare erano ben visibili gli ordini del delivery. I Carabinieri hanno poi consigliato per il sabato successivo di chiudere alle 18 e non alle 22, per evitare malintesi visto che era probabile che l’assembramento si sarebbe formato di nuovo.

Solo che il sabato ai gestori del Vinyl Pub è arrivata la segnalazione di violazione delle norme anti Covid-19, quindi multa e chiusura per cinque giorni. I Carabinieri hanno spiegato che erano stati obbligati a procedere con le sanzioni a causa delle troppe segnalazioni giunte da parte dei residenti.

I titolari si sono così chiesti se fossero stati multi per accontentare l’opinione pubblica. Hanno così deciso di pagare subito, ma la loro preoccupazione rimane: dovranno pagare ogni volta che si formerà un assembramento di fronte al locale non causato da loro?

Perché a questo punto è necessario spiegare l’origine dell’assembramento che ha portato alle multe. Come dicevamo prima, il locale può fare solamente delivery e non asporto. Quindi cosa ci facevano quei ragazzi lì davanti?

In pratica venerdì sera un gruppetto bello numeroso di ragazzi si è ammassato davanti al locale. I gestori hanno cercato di spiegargli che non potevano fare assembramenti (hanno anche affisso un cartello che invita le persone a non sostare lì davanti): ogni volta che notano un capannello davanti alle pertinenze del pub, dicono alle persone che non possono farlo. Solo che in pochi li ascoltano.

Ed è quello che è successo venerdì: dopo aver chiesto loro di non sostare di fronte al locale, il gruppo di ragazzi si è prima allontanato e poi è tornato carico con sacchetti di supermercato pieni di bottiglie, alcolici e bicchieri di plastica.

I ragazzi si sono poi fermati davanti al locale e hanno cominciato a bere con alcolici comprati altrove, non certo al pub. Anche perché il locale ha da tempo adottato una politica eco-friendly e non utilizza bicchieri e cannucce di plastica. I residui lasciati dai ragazzi dopo il loro affollamento, invece, erano chiaramente di plastica.

Quando sono arrivati i Carabinieri, i ragazzi sono scappati via, ma ormai il danno era fatto: il locale era stato segnalato e sanzionato per un assembramento all’esterno di ragazzi che avevano acquistato alcolici altrove.

I gestori si chiedono come possano fare ad andare avanti così: loro stanno cercando in tutti i modi di rispettare le regole, ma vengono poi multati per comportamenti scorretti non imputabili a loro. La loro preoccupazione è che possano crearsi altri assembramenti indipendenti dalla loro attività: a che titolo possono chiedere alle persone di non affollarsi davanti al locale? Cosa devono fare visto che i ragazzi se ne infischiano di rispettare le regole? E perché i Carabinieri devono multare loro e non i veri responsabili degli assembramenti?

Purtroppo non è certo la prima volta che accadono cose del genere. A Bologna un pub era stato chiuso per assembramenti, ma in realtà le persone in strada erano in coda per l’asporto.