Modena, blitz dei Nas nelle pasticcerie locali: irregolarità in tre diversi locali

I Carabinieri del Nas hanno effettuato una serie di controlli nelle pasticcerie del territorio di Modena, trovando diverse irregolarità.

Modena, blitz dei Nas nelle pasticcerie locali: irregolarità in tre diversi locali

In occasione delle festività pasquali i Carabinieri del Nas di Parma hanno avviato una serie di ispezioni nei forni e nelle pasticcerie dei territori limitrofi, verificando il rispetto delle attuali norme igienico sanitarie. Nello specifico, le ispezioni degli agenti hanno fatto emergere diverse irregolarità in almeno tre locali del territorio di Modena: un forno-pasticceria, una pasticceria nell’area delle colline e infine un laboratorio di pasticceria nella Bassa.

Colomba Divino

Nel primo caso i controlli dei militari del Nas si sono concluse con il sequestro di 24 chilogrammi di dolci e altri prodotti tipici del periodo pasquale come uova e colombe per un valore commerciale complessivo di 700 euro. I dolciumi in questione erano infatti privi delle informazioni circa la denominazione dell’alimento, del peso e della modalità di conservazioni, obbligatorie secondo le norme sanitarie in vigore. Il titolare dell’attività in questione è stato sanzionato per un importo di oltre 5 mila euro. Nel secondo esercizio, la pasticceria nell’area delle colline modenesi, gli agenti hanno invece riscontrato numerose carenze igieniche nei locali adibiti alla produzione, per la maggior parte legate alla presenza di sporcizia e alimenti a diretto contatto con il pavimento. In questo caso, oltre alle sanzioni del caso, i Carabinieri hanno inoltre sequestrato 19 kg di alimenti congelati poiché privi delle informazioni riguardanti la loro durata in stato di congelamento.

L’ultimo dei locali in cui sono state riscontrate irregolarità è, come anticipato, una pasticceria della Bassa: qui gli agenti hanno trovato numerosi alimenti a diretto contatto con il pavimento e soluzione di continuità dei pannelli del controsoffitto, oltre alla mancata esposizione dell’elenco degli allergeni riguardanti le preparazioni alimentari prodotte e in vendita. In questo caso, il titolare dell’attività dovrà fare i conti con una diffida emessa dai militari.