Altro che movida ai tempi del coronavirus. Non l’ha toccata piano l’ex primario del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Antonio Sechi, che in una intervista a Il Corriere della Sera dichiara, senza mezzi termini: “I giovani che fanno l’aperitivo in piazza sono degli assassini”.
Riferendosi alle immagini che – soprattutto sui social – mostrano numerose persone poco rispettose nei confronti del distanziamento sociale e misure di sicurezza anti-covid, specialmente durante l’orario dell’aperitivo, l’ex primario è durissimo: “Queste immagini mi innervosiscono. Uno attaccato all’altro, quasi quasi bevono dallo stesso bicchiere. Non solo a Torino, abbiamo visto tutti le immagini di qualche settimana fa dei Navigli, a Milano. Comportarsi così vuol dire andarsela a cercare. Non si rendono conto del rischio”.
“Direi loro di farsi un esame di coscienza – prosegue Sechi -. Di pensare come si stanno comportando e come si sono comportati prima del lockdown, se hanno osservato le regole o no, specie se ci sono stati casi di contagi o decessi da covid in famiglia. Magari qualcosa da rimproverarsi lo hanno”.
“Io ho vissuto sulla mia pelle la Sars e l’Ebola – conclude -, tubercolosi e meningiti e avevo messo in guardia le persone da certi comportamenti. Ora io vivo a Gressoney e non le dico che cosa ho visto negli impianti sciistici de La Trinité a inizio marzo. C’erano più teste che neve. Un pericolo immane, bisognava scappare”.
FONTE: Il Corriere della Sera