Napoli, camorra ricatta panificio: 5000 euro al mese e 10 cent per ogni kg di pane

Ingente richiesta di pizzo a un panificio di Napoli: la camorra pretende 5000 euro al mese più 10 cent per ogni chilo di pane venduto, ma il panificatore denuncia.

Napoli, camorra ricatta panificio: 5000 euro al mese e 10 cent per ogni kg di pane

La camorra prende di mira i panifici di Napoli, lo ha sempre fatto, ma ogni tanto c’è qualcuno che si ribella, e permette l’arresto degli estorsori dei clan: si ribella non per eroismo ma perché le richieste diventano sempre più esose e impossibili da soddisfare. In questo caso, denunciato da un imprenditore di Miano, 5000 euro al mese e 10 centesimi per ogni chilo di pane venduto. Un fisso più una provvigione, insomma. Il tutto non in cambio della famigerata “protezione”, ma esplicitamente per “pagare le mesate alle mogli dei carcerati”. Così hanno spiegato i criminali del racket alla compagna dell’imprenditore, camorristi che saranno poi individuati come storici affiliati al clan Lo Russo.

carabinieri

Le richieste iniziano a febbraio di quest’anno, in seguito a vicende criminali che portano a un cambio della guardia nel potere delle cosche malavitose. “Da oggi qui comandiamo noi”, un classico. I due all’inizio pagano, anche perché nel “giro del pane” lo hanno sempre fatto: tremila euro al mese. Dopo qualche tempo però la cifra aumenta, fino a diventare ingestibile; ai camorristi non piace che venga dato solo un acconto, e minacciano: “Se non paghi il giro del pane lo prendiamo noti e a te ti togliamo di mezzo”. A questo punto i coniugi denunciano, e le indagini dei carabinieri e della polizia insieme arrivano a individuare i nomi degli “esattori”, tutti fermati.