Napoli, proteste di un barista: “Non possiamo vendere il caffè, stiamo aperti per vendere acqua?”

A Napoli barista protesta contro le restrizioni volute da De Luca: ora non possono neanche più vendere un caffè, devono forse rimanere aperti per vendere acqua?

Napoli, proteste di un barista: “Non possiamo vendere il caffè, stiamo aperti per vendere acqua?”

A Napoli un barista protesta contro le maggiori restrizioni imposte da Vincenzo De Luca: non possono vendere il caffè? E cosa stanno aperti a fare, a vendere l’acqua?

A sfogarsi è un ristoratore di via Luca Giordano. Se ricordate, un’ordinanza regionale vieta la vendita del caffè d’asporto dopo le 11 del mattino in Campania.

Il barista spiega che dopo le 11 no può più vendere bevande, neanche il caffè. Dunque deve stare aperto per vendere acqua? Il barista in questione ha contestato civilmente il tutto davanti ai Vigili che erano giunti sul posto per un controllo. Qualcuno ha girato un video della scena e, come spesso accade in questi casi, il video è diventato rapidamente virale sui social network.

Il gestore non ce l’ha con i Vigili che, in fondo, stanno facendo il loro lavoro. Anzi, sono gli stessi Vigili che hanno dimostrato di essere solidali col barista. Il problema è l’ordinanza che ha fatto sì che la Campania non tornasse zona gialla, aggiungendo poi l’aggravante di una nuova ordinanza che fino al 23 dicembre vieta ai bar di vendere bevande dopo le 11 ad esclusione dell’acqua. Dal 24, poi, tutta l’Italia nei giorni prefestivi e festivi diventa zona rossa.

Questa ordinanza ha creato un ulteriore danno ai locali già pesantemente provati dalle restrizioni anti Covid-19 imposte nel corso degli ultimi mesi.