‘Ndrangheta a Torino, il nipote del boss minacciava i proprietari del ristorante sequestrato

Giuseppe Ursino, carcerato collegato all'Ndrangheta di Torino, ha tentato di riottenere un ristorante che gli era stato sequestrato.

‘Ndrangheta a Torino, il nipote del boss minacciava i proprietari del ristorante sequestrato

Giuseppe Ursino, nipote del boss dell’Ndrangheta in Piemonte Rocco Lo Presti, venne condannato il 29 novembre 2018 per associazione di tipo mafioso. Nel corso delle indagini venne accusato della gestione di “attività economiche finalizzate a procurare profitto all’associazione mediante intestazione e operazioni di trasferimento e messa a disposizione di attività imprenditoriali fittizie prestandosi all’attività e alla commissione di delitti di estorsioni”; in quella che di fatto era una fitta rete di locali sul territorio piemontese. Una rete di locali che comprendeva anche il ristorante Lettera 22 di Alpignano, in provincia di Torino, formalmente intestato ad altre persone e confiscato dalle forze dell’ordine che si occuparono del caso.

carabinieri

Questo locale, ora di proprietà di un’associazione locale, è stato però recentemente al centro di una controversia ben più recente, che ha visto come protagonista lo stesso Ursino. Nonostante quest’ultimo si trovi ancora in carcere, infatti, avrebbe cercato di riottenerne la gestione con l’aiuto di complice incensurato (che ora affronterà una misura cautelare in carcere). Come? Con intimidazioni e minacce a chiunque avesse intenzione di investire nel ristorante in questione.

Dall’indagine sul caso, coordinata dal PM Dionigi Tibone, è emerso un clima di omertà e terrore in quel della Val di Susa: molti testimoni, interrogati dagli agenti delle forze dell’ordine, hanno ammesso di aver trasmesso il timore della figura di Ursino, che dal carcere aveva addirittura spedito una lettera agli attuali proprietari. Il tutto, però, è evidentemente saltato, e ora Giuseppe Ursino si trova a dover affrontare una nuova accusa per tentata estorsione pluriaggravata dal metodo mafioso.