Dalla capsula alla tazzina. E stavolta non c’è di mezzo il bottone della macchinetta da caffè casalinga più nota al grande pubblico. Nespresso apre il suo primo bar, e lo fa in grande spolvero in una delle cornici più eleganti d’Italia. La caffetteria in questione sorge in piazza Cordusio a Milano, a metà percorso tra il Castello Sforzesco e il Duomo. Una location con tutte le carte in regola per il successo: parola di Starbucks. La prima sede italiana del gigante di Seattle ormai lì da anni ne diventa la dirimpettaia, e presumiamo la sfida.
La nuova apertura
Altro che macchinetta. Con il nuovo flagship Nespresso, brand con il volto di George Clooney prima e di Brad Pitt poi, vuole dimostrare che dietro alle capsule colorate c’è molto di più. Ricerca, sperimentazione, sostenibilità, design, qualità della materia prima e dei materiali. La vetrina di piazza Cordusio, sembra comunicarci Nespresso, è molto più di un bar.
E infatti. C’è la piccola torrefazione per tostare i chicchi, l’area degustazione con masterclass di esperti, il progetto “Da Chicco a Chicco” per il riciclo delle capsule, il negozio take out per gli ordini online. Non può mancare la boutique con esposizione e vendita di macchine e accessori per caffè. Per quanto riguarda il bar, il menu spazia dai classici espresso, marocchino, cappuccino alle contaminazioni americane in versione iced. Infine i signature della casa: Nespressomisù con crema e cacao, Nespresso Tonic e Spritzer con acqua tonica e scorza di agrumi.
Secondo Thomas Reuter e Mario Valla, rispettivamente direttore generale e direttore B2C di Nespresso Italia, “L’Italia è il nostro mercato più importante”. Si parla del canale retail, il cui successo ha incoraggiato l’apertura del Flagship. Secondo Reuter, la nuova apertura “è una tappa importante di questo percorso, pensata per offrire un’esperienza che va oltre il caffè: un ambiente immersivo dove innovazione, sostenibilità, qualità si uniscono per raccontare il mondo Nespresso, traducendolo in una esperienza volta al futuro, pur restando legati alla tradizione italiana”.
Due caffè in piazza
Opinabile, calcolata, ingenua, strategica. La scelta di aprire in Cordusio può essere interpretata in molti modi. Di sicuro se Nespresso voleva seguire un esempio di successo, allora è nel posto giusto. La piazza milanese ha avuto un illustre predecessore in termini di prima apertura. Il primo Starbucks Coffee italiano in assoluto, che ancora oggi attira locali e turisti.
La maestosa roastery dai soffitti altissimi e la palette marrone-oro, quasi come ci si trovasse dentro la tazzina laccata, è stata l’apripista per il caffè americano in Italia. Non solo: è stata esempio nel mondo per altre location simili, basti pensare a quella di New York City a Chelsea creata sullo stampino di quella italiana. Insomma, Nespresso non poteva scegliersi dirimpettaio più formidabile: chi vincerà la sfida?