New York, ristorante italiano applica la “tassa Covid” anche se non c’è più

Don Angie, uno dei ristoranti italiani più apprezzati di New York, ha continuato ad applicare ai clienti la maggiorazione Covid per mesi dopo che questa era stata abolita.

New York, ristorante italiano applica la “tassa Covid” anche se non c’è più

Il ristorante italiano Don Angie, uno dei più apprezzati di New York, ha continuato ad applicare ai clienti la “tassa Covid” per più di due mesi dopo che era stata abolita. Si tratta di un supplemento percentuale (fino al 10%) su tutti i conti, introdotto nell’ottobre del 2020 per compensare le perdite dovute alle chiusure obbligate e alle altre restrizioni della pandemia: una sorta di contributo di solidarietà obbligatorio che è stato mantenuto fino a tre mesi dopo la ripresa a pieno regime anche all’interno dei ristoranti. Dal 17 agosto 2021 però il supplemento non era più consentito, ma da Don Angie non se ne sono accorti e hanno continuato a ricaricare il 4% a ogni scontrino, fino al 24 ottobre.

new york

Il fatto è stato confermato dallo stesso ristorante – una stella Michelin, che di recente ha ospitato la First Lady Jill Biden – ed è stato notato anche da un cliente abituale che ha riguardato i conti dei mesi passati. Il ristorante del West Village, di proprietà del gruppo di ristoranti di lusso Quality Branded, ha smesso di applicare il supplemento su tutta la linea dopo che un cliente abituale, Ron Nigro, ha messo in dubbio un supplemento di $ 9,72 su un recente conto da pranzo di $ 243. Il cliente ha preteso le scuse e la donazione in beneficenza di tutti gli introiti indebitamente incassati: il ristorante ha donato 10.000 dollari, e ha specificato che nessun altro locale dello stesso gruppo ha incassato indebitamente la tassa.