New York, SantaCon: bar vietano l’ingresso ai Babbo Natale, troppi ubriachi al raduno

Al SantaCon di New York sono troppi i Babbo Natale ubriachi e alcuni bar hanno deciso di vietare l'ingresso a chi è vestito da Santa Claus.

New York, SantaCon: bar vietano l’ingresso ai Babbo Natale, troppi ubriachi al raduno

A New York fa discutere ancora una volta il SantaCon, il raduno di giovani in costume da Santa Claus. Il problema è che molti di loro sono ubriachi e creano problemi, motivo per cui alcuni bar hanno deciso di vietare l’ingresso a chi è vestito da Babbo Natale nel giorno dell’evento.

Per chi non sapesse cosa sia il SantaCon, si tratta di un evento annuale che viene organizzato ogni anno a New York e non solo (tranne l’anno scorso a causa della pandemia). Circa 30mila persone si riversano nella Grande Mela indossando costumi di Babbo Natale, donando soldi in beneficienza e ubriacandosi.

Se vestirsi da Babbo Natale e donare soldi sono gesti graditi, ecco che ubriacarsi, scatenare risse, vomitare per strada o peggio non sono comportamenti molto accettabili.

santacon

E pensare che tutto era iniziato in maniera innocente. Il moderno SantaCon, infatti, deriva da una forma di protesta non così dissoluta nata a Copenaghen nel 1974. Qui, un gruppo chiamato Solvognen organizzò una manifestazione durante la quale si recò in un grande magazzino distribuendo libri agli acquirenti.

Lo scopo era quello di mostrare uno stile di vita più semplice, lontano dal consumismo. Successivamente gli Stati Uniti adottarono questo evento e, almeno all’inizio, rimasero fedeli ai principi dell’anticonsumismo.

Il primo evento venne organizzato nel 1994 da un’associazione culturale di San Francisco, la Cacophony Society. In pratica un gruppetto di persone scese in strada travestiti da Babbo Natale in sciopero, scherzando con i passanti e interrompendo le feste dell’alta società. Successivamente, sul tardi, quando per strada non c’erano più bambini (onde evitare di turbarli), ecco che Babbo Natale è stato impiccato ad un lampione.

Il tutto voleva essere una satira sulla commercializzazione del Natale. Peccato, però, che col passare del tempo l’evento ha perso questo suo significato originario: progressivamente è diventata una manifestazione di beneficienza (bene) che, però, talvolta sfocia in comportamenti eccessivi (non bene).

Nel corso degli ultimi dieci anni, il SantaCon ha raccolto circa 750mila dollari. Al momento viene organizzato in diverse città, ma è l’evento di New York che ha la nomea peggiore. Il problema è che, ogni anno, si segnalano atti di vandalismo, con gente che urina e defeca per strada (nel 2019 è stato segnalato un Babbo Natale che urinava nel bel mezzo di un McDonald’s davanti a un bambino). Qualcuno viene anche beccato a fare sesso in strada, mentre si sprecano i casi di ubriachezza molesta.

Il che spiega perché alcuni proprietari di bar hanno deciso di boicottare l’evento, rifiutando di far entrare chiunque indossi un costume di Babbo Natale. Gli organizzatori del SantaCon hanno cercato di giustificarsi sostenendo che qualsiasi evento che coinvolga 30mila persone con la partecipazione di alcolici, è destinato a veder comparire azioni individuali di condotta distruttiva.

Il SantaCon ha poi sottolineato che non ci sono scuse per comportamenti inappropriati come ubriacarsi in pubblico, urinare o adottare atteggiamenti maleducati. In realtà tutto ciò sarebbe anche proibito dalle regole del SantaCon, ma ogni anno pare che la storia si ripeta.