Niente più Chiringuitos a Formentera: la Spagna applica nuove regole

Addio agli storici Chiringuitos di Formentera: l'isola ha accolto la nuova legge spagnola sulle concessioni balneari. I gestori, però, non ci stanno.

Niente più Chiringuitos a Formentera: la Spagna applica nuove regole

In Spagna cambiano le carte in tavola – o in spiaggia, se preferite. L’applicazione delle regole sulle nuove concessioni balneari, che impongono standard circa il rispetto dell’ambiente e dei volumi e criteri di natura più prettamente edilizia, ha fondamentalmente dato il via a una nuova procedura di gara per l’assegnazione dei lidi. Gara che, com’è naturale che sia, ha visto un vincitore e più perdenti: tra questi ultimi spuntano anche e soprattutto i nomi di noti locali storici di Formentera – il Piratabus, il Lucky, il Cala Saona. Tra i cosiddetti Chiringuitos tira aria di rivoluzione.

Sono otto, stando a quanto lasciato trapelare dal portale online Formentera News, gli impianti destinati a sparire – o, per adattare toni meno cataclismatici, destinati a essere sostituiti dai progetti di nuovi imprenditori, evidentemente più in linea con quelle che sono le nuove linee guida sulle concessioni balneari.

Concessioni balneari in Spagna, tra rivoluzione ed epitaffi

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Badate bene – non è certo un caso che, nelle righe precedenti, abbiamo usato un aggettivo impegnativo come “cataclismatici”. A onore del vero il sopracitato annuncio su Formentera News legge davvero come un’iscrizione funebre: “È stata scritta la parola fine su una storia che per decenni ha regalato emozioni e indelebili ricordi a generazioni di turisti e che in alcuni casi era iniziata 40 anni fa”, si legge sul sito.

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L’intera vicenda, come abbiamo già brevemente accennato in apertura di articolo, può in realtà essere ridotta a un caso di semplice applicazione delle regole. L’ajuntamento di Formentera aveva di fatto messo a gare le concessioni balneari dell’isola nell’ormai lontano 2022, seguendo la normativa nazionale spagnola e applicando, come diretta conseguenza, i sopracitati nuovi e più rigorosi criteri.

Vale la pena notare che il nuovo regime, al di là delle polemiche sollevate dagli stessi storici gestori e di una raccolta fondi organizzata dagli stessi, è di fatto stato approvato con una maggioranza di quindici contro uno da parte del consiglio comunale. Il dado è tratto, insomma: nel futuro prossimo le autorità cittadine avvieranno la demolizione degli storici Chiringuitos a cui seguirà la costruzione delle nuove strutture.

Se non altro, al netto di quanto vi abbiamo raccontato fino a ora, ci sentiamo di fare appena un piccolo appunto circa le tempistiche scelte: con il mese di aprile ormai alle spalle e l’arco estivo che si fa sempre più vicino, la costruzione dei nuovi Chiringuitos (di cui, badate bene, ancora non si conosce né l’aspetto né tanto meno i nomi) dovrà necessariamente procedere a ritmo serrato: una corsa contro la marea del turismo, per quanto con il benestare della legge.