Nigella Lawson cambia nome agli spaghetti alla puttanesca e poi nega

Nigella Lawson cambia nome agli spaghetti alla puttanesca, il Corriere della Sera ci fa un articolo ma lei smentisce su Twitter: cosa è successo esattamente?

Nigella Lawson cambia nome agli spaghetti alla puttanesca e poi nega

Nigella Lawson si è invischiata in polemica piuttosto particolare che la vede alle prese con uno dei piatti italiani più iconici, gli spaghetti alla puttanesca. Sul suo sito, infatti, la celebre food blogger inglese ha ribattezzato la ricetta con il nome di slattern’s spaghetti, traducibile grossomodo con spaghetti dello svogliato o dello sciattone. “La mia versione della pasta alla puttanesca ha subito un leggero cambio di nome”, scrive la Lawson. “E sì, mi rendo conto che non è proprio necessario tradurre il titolo, dato che questa pasta con acciughe, olive, capperi, aglio, scaglie di peperoncino e pomodori in scatola è abbastanza conosciuta, ma assecondatemi: ora sono gli spaghetti degli svogliati

La celebre conduttrice televisiva britannica non fa risalire il cambio di nome a ragioni riscontrabili nello scivolosissimo mondo del politically correct, quanto al fatto che la ricetta in questione “sia il tipico piatto cucinato da quelli che non vanno al mercato per procurarsi i loro ingredienti freschi, ma sono felici di usare cose in lattina e spezie in barattoli dalla dispensa”. Da qui spiegata la metamorfosi della pasta alla puttanesca nella pasta dello sciattone. Il Corriere della Sera, tuttavia, decide di dedicare un articolo al caso, intitolandolo “Nigella Lawson: Non li chiamo più spaghetti alla puttanesca, è sgradevole”. Dopotutto, nulla infiamma l’animo patriottico come le dispute sulle ricette italiane.

puttanesca

Ma non finisce qui, perché dall’alto del suo profilo Twitter da 2,7 milioni di seguaci, Nigella Lawson riporta l’articolo in questione e lo boccia con un secco “Non è vero”. Il suo intervento fa pensare che anche lei voglia prendere le distanze dal campo minato del politicamente corretto, ma c’è qualcosa che non torna: solo pochi giorni prima, infatti, la Lawson aveva proposto un altro cambio di nome.

In questo caso la blogger aveva sostituito “slut” (che è traducibile con sgualdina) nel dolce “slut red raspberries” (lamponi con gelatina allo Chardonnay) con “ruby red raspberries”. Un cambiamento che Nigella Lawson commenta così: “Percepisco in questa parola una connotazione più grossolana e sgradevole che non mi piace”.