No Diet Day: che senso ha una giornata contro le diete dimagranti

No Diet Day: che senso ha una giornata contro le diete dimagranti

Se state pensando di iniziare una dieta dimagrante, questo non certamente è il lunedì giusto. Si celebra proprio oggi, 6 maggio, il No Diet Day, la giornata internazionale contro le diete.

Ma non basta non farle, le diete, anziché indire una giornata per contestarle? Evidentemente no, ed è chiaro più o meno a chiunque di noi, quando sente comparire i sensi di colpa dopo essersi pesato e aver visto di quanto è in sovrappeso.
L’International No Diet Day nasce proprio per placare quel senso di colpa, e il motivo è molto serio: è anche da lì che possono nascere i sintomi di un disturbo alimentare. O almeno, questa era l’idea di Mary Evans Young, fondatrice dell’associazione “Diet Breakers” e autrice di libri in cui racconta (anche) il suo passato legato a un problema di anoressia nervosa. Fu lei nel 1992 a inventarsi questa giornata per mettere al bando la mancata accettazione di sé e del proprio peso.

Nata come una piccola iniziativa di sensibilizzazione (un pic nic ad Hyde Park, a Londra), in ventitrè anni il No Diet Day è diventato un apuntamento sempre più seguito internazionalmente. Non una giornata per abbuffarsi (come magari il nome potrebbe suggerire) ma, anzi, un’occasione per fare cultura dell’alimentazione e costruire un rapporto più sano con il cibo.